L’8 marzo a Latina le donne tornano in piazza. 8 marzo 2018: Sciopero globale delle donne #Wetoogether.
di Cora Craus –
Giovedì, 8 marzo alle ore 17,30 in Piazza del Popolo a Latina il Centro Donna Lilith presenta la grande manifestazione: “L’8 marzo a Latina le donne tornano in piazza. 8 marzo 2018: Sciopero globale delle donne #Wetoogether ”. Al grido: “Vogliamo, dobbiamo essere una marea” l’8 marzo anche a Latina le donne scendono in piazza”, il Centro Donna Lilith, “occuperà” pacificamente, ma con determinazione le strade, i luoghi, i simboli della città. Poiché da sempre la vera forza è l’unione, insieme al CDL ci saranno le associazioni: “Non Una di Meno”, “Collettivo Cigno Rosso Antifascista”, “Sei Come Sei” e …chiunque voglia aderire perché si riconosce nelle lotte e nei punti elaborati dalla piattaforma di “Non Una di Meno”.
“Noi, tutte, vogliamo coinvolgere – si legge in una nota – le donne, le realtà associative, le singole persone, compresi gli uomini, che nella nostra città si riconoscono nel totale ripudio della violenza di genere in tutte le sue forme e manifestazioni, dal sessismo al razzismo nelle sue diverse declinazioni, alla transomofobia, alle discriminazioni e oppressioni nel lavoro e nella vita, allo sfruttamento nelle attività produttive e riproduttive. L’appuntamento è per tutti in Piazza del Popolo alle 17,30 per manifestare insieme con musica, parole, energia. Sono tante le iniziative – continua la nota comune – a cui le nostre associazioni daranno vita nel corso del pomeriggio dell’8 marzo a Latina. Noi, non vorremmo “raccontarlo” ma viverlo e condividerlo insieme alla città”.
Vale la pena di ricordare che l’input di questa mobilitazione femminista e femminile internazionale nasce dopo la grande manifestazione del 25 novembre per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Il Movimento “Non una di meno”, interpretando il sentire della stragrande maggioranza delle donne, ha voluto indire per l’8 marzo una giornata di mobilitazione aderendo allo Sciopero Globale delle Donne, lanciato dalle donne argentine, che interesserà oltre quaranta paesi. L’8 marzo vedrà diverse forme e pratiche di lotta, dallo sciopero produttivo e riproduttivo alla presenza silenziosa in piazza, da cortei a flash-mob, da presidi ad assemblee e manifestazioni creative. Una mobilitazione che culminerà in una riflessione sui temi delle libertà delle donne, dell’autodeterminazione, della pace, e del rifiuto di ogni forma di discriminazione e di violenza contro le donne.
Stella polare, o, più realisticamente, linea guida di questa grande mobilitazione, per l’Italia, sono gli “8 punti per l’8 marzo” elaborati dalla piattaforma di “Non Una di Meno”. Degli otto punti ne vogliamo ricordare uno che recita: “Perché vogliamo distruggere la cultura della violenza attraverso la formazione. Vogliamo che l’educazione alle differenze sia praticata dall’asilo nido all’università, per rendere la scuola pubblica un nodo cruciale per prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne e tutte le forme di violenza di genere; vogliamo coltivare un sapere critico verso le relazioni di potere fra i generi e verso i modelli stereotipati di femminilità e maschilità; siamo contro il sistema educativo della “Buona Scuola” (legge 107) che distrugge la possibilità che la scuola sia un laboratorio di cittadinanza capace di educare persone libere, felici e autodeterminate”
L’appuntamento è in Piazza del Popolo alle 17,30… “Vogliamo, dobbiamo essere una marea”