La mostra “Enrico Greci, MEA CULPA” diventa itinerante.
di Cora Craus –
Una densa ed ipnotica performance del Maestro Enrico Greci ha conquistato ed emozionato il pubblico presente all’affollatissimo vernissage della bella mostra “Enrico Greci, MEA CULPA” a Palazzo M a Latina. Un’opera dove i colori rincorrevano gli stati d’animo, regalando, come solo l’arte può fare, libertà e leggerezza alle emozioni.
Subito dopo l’esibizione Enrico Greci, Maestro d’arte dell’Associazione “CreatiVita Gianni Lanza”, con grande disponibilità ha risposto alle nostre curiosità di sapere se vi fossero racchiusi particolari simboli nella sua creazione artistica “No, – ha risposto – qui vi è solo il respiro dell’emozione e dell’estetica del colore. Così come non vi è stato nessuna imposizione sulla scelta della tecnica e dei soggetti degli allievi”.
La mostra, è bene ricordarlo, è una collettiva di 22 artisti tutti allievi del Maestro Greci e dello scomparso pittore Gianni Lanza.
L’evento ben presentato e guidato dalla curatrice Rosalba Grassi che con una pennellata di delicate parole “una corolla di 22 talenti artistici attorno allo stelo del proprio Maestro” ha tagliato idealmente il nastro dell’inaugurazione.
Rosalba Grassi ha ringraziato, tra gli altri Fabio D’Achille, ideatore e fondatore di Mad (Museo d’Arte Diffuso) per aver prestato per l’esposizione tre opere di Gianni Lanza di proprietà del MADIX.
Le emozioni sono state il lietmotive della mostra, emozioni che hanno raggiunto l’acme quando, una delle allieve, una pittrice Maria Rita Laurenti ha letto con voce dolcissima e incrinata una lettera dedicata alla memoria di Gianni Lanza.
E noi abbiamo “sentito” che gli occhi di quelle donne arabe dipinte da Anna Rita Laurenti si animavano: vivi e vitali prendevano parte all’emozione che avvolgeva e attraversava il salone dell’esposizioni di Palazzo M.
Vorremmo dedicare uno spazio di ammirazione, di parole a ciascun artista presente ma siamo ben consapevoli che “La scrittura – come afferma Marco Ercolani – può descrivere i colori, ma ogni descrizione è solo un’ombra”.
Vi invitiamo a seguire la mostra “Enrico Greci, MEA CULPA” che dopo il finissage del lunedì 3 luglio diventerà itinerante