“La venere in viaggio” un racconto semifantastico di Alessandra Serges e Maria Rita De Giorgio
di Cora Craus –
Abbiamo incontrato il libro, “La Venere in viaggio – racconto semifantastico” di Alessandra Serges e Maria Rita De Giorgio, in una presentazione poetica ed avvolgente, fuori dai soliti schemi. C’era una magica atmosfera, un mondo dove potevi, parafrasando il titolo di un celebre libro di Oliver Sacks, sentire i colori, vedere le voci.
La presentazione è avvenuta al MADXI, il Polo Culturale di Latina Scalo, una realtà progettata e “creata” da Fabio D’Achille, nell’ambito della manifestazione “Non solo Venere non solo Madre- Dalle pitture rupestri alla veneri Paleolitiche. L’immagine della donna nell’arte contemporanea”.
Chi è la venere la cui storia, anche nelle pagine scritte ha conservato intatta la sua magia? È una statuina steatopigia di epoca preistorica che rappresenta una donna; questo tipo di scultura è comunemente denominata Venere Paleolitica.
La pagina scritta, l’abbiamo trovata ricca di brio, eleganza, mistero e poesia. Parliamo, o meglio, Alessandra Serges ci parla della “Venere di Savignano sul Panaro”, la statua prende il nome dalla località dove è stata ritrovata, un paese della provincia di Modena, ed oggi custodita presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma, Luigi Pigorini”. La Venere di Savignano, la Donna-Sasso è una preziosa statuetta, una scultura femminile che risale al periodo Gravettiano più o meno 30.000 anni Avanti Cristo.
Le due autrici del libro, l’archeologa Alessandra Serges e la pittrice-scenografa Maria Rita De Giorgio hanno dato vita ad una rappresentazione del reportage della “Donna-Sasso” lungo infiniti millenni narrato, srotolato in prima persona dalla “Venere in viaggio”.
L’idea brillante e funzionale di far “parlare” in prima persona la donna-sasso con un linguaggio lineare, poetico, molto “semplice” rende il libro fruibile anche ai giovanissimi lettori, i splendidi colori delle immagini contribuiscono alla chiarezza del racconto e all’incanto da fiaba storica.
“La Venere in viaggio – Racconto semifantastico” (ed. Espera – pag.100 – €14,90) è corredato da un importante appendice, avvincente come un thriller, che ricostruisce la storia difficile, controversa del suo ritrovamento con il contributo di importanti studiosi per comprendere “una rarità delle più impensabili per l’archeologia italiana”. Una bella scheda tecnica e da una selettiva e accurata bibliografia cronologica che va dal 1924 fino al 2015 aggiunge “punti” al libro.
Alessandra Serges ringraziando la sua compagna di avventura scrive: “Maria Rita De Giorgio, che con affetto e generosità si è identificata insieme a me nelle visioni del “Sasso viaggiatore”, dando colore e “materia” alle sensazioni che la storia voleva offrire, senza privare il lettore del gusto di immaginare personaggi e luoghi di un mondo lontano e perduto”.