L’appello di Nazzareno Ranaldi, presidente dell’associazione “Villaggio Fogliano”, per il drammatico crollo della duna tra Capo Portiere e Rio Martino
A cura di Cora Craus –
Riceviamo e pubblichiamo l’accorato appello e i fattivi suggerimenti del Presidente dell’associazione “Villaggio Fogliano” Nazzareno Ranaldi già consigliere comunale per la lista civica “Per Latina 2032”.
“Intervengo sullo stato in cui versa la strada – scrive Nazzareno Ranaldi – che da Capo Portiere porta a Rio Martino in sei tratti dove la frana della duna rischia di far sprofondare anche il manto stradale. Ne parlo perché questa estate una collega frequentando la spiaggia era rimasta impressionata dalla voragine creata dal cedimento della duna e mi aveva segnalato il problema chiedendo di interessarmene. Dopo aver fatto un sopralluogo ho contattato l’ass.re competente quello ai lavori pubblici Pietro Caschera e il presidente del Parco Circeo Giuseppe Marzano per segnalare il problema e cercare una soluzione. Devo testimoniare la disponibilità sia di Marzano che di Caschera e nel giro di una settimana si sono incontrati e messo in agenda la soluzione del problema.
Sappiamo però come sono andate le vicende amministrative, nomina del commissario, elezione suppletive e caduta della giunta. Ecco come nel gioco dell’oca di questa città si riparte troppo spesso dalla casella iniziale. La situazione della duna di questa estate presentava una voragine grande ma che manteneva una stabilità del manto stradale perché l’intervento fatto a sua tempo si è rivelato ben eseguito e permette tuttora il mantenimento stabile della strada, pero lo sprofondamento della duna sottostante se non ripianato da sabbia in breve tempo rischia di tirare giù parte della carreggiata. Ora la situazione si è ulteriormente aggravata perché le mareggiate invernali, le piogge ed il vento non conoscono sosta ed hanno eroso la duna in almeno altri cinque punti compromettendo in maniera seria il tratto di costa. Serve un intervento tempestivo per scongiurare la compromissione della stagione estiva per bagnanti, stabilimenti balneari, turisti e creare l’occasione per interventi rapidi di manutenzione del nostro litorale. A questo punto le fasi da affrontare sono un sopralluogo dei tecnici per una valutazione del danno e una stima dei costi per approntare l’intervento di manutenzione.
Da questa fase discende il percorso amministrativo che potrebbe rientrare in un affidamento di manutenzione stradale ordinaria nell’ambito dell’accordo quadro “interventi di manutenzione delle strade comunali con servizio di pronto intervento”. Per quanto riguarda le competenze dei vari enti si potrebbe fare riferimento al protocollo di intesa del 20 febbraio 2018 cosiddetto “Antierosione”, stipulato tra Regione Lazio, Comuni di Latina e Sabaudia, Parco Nazionale Circeo, Consorzio di Bonifica, Carabinieri Biodiversità Fogliano, Arpa Lazio.
Dopo, premesso che…. troviamo…. Tale atto prevede infatti il ripristino degli arenili, intendendo per tale tutte le attività che si svolgono nell’ambito di uno stesso sito con ciclicità stagionale o comunque a seguito di mareggiate che hanno determinato l’accumulo di materiali di una determinata area e consistenti nel livellamento delle superfici, mediante lo spargimento e la redistribuzione dei sedimenti accumulati in più punti dello stesso sito per il ripristino degli arenili che comportano la movimentazione di materiali per quantitativi inferiori ai 20 (venti) metri cubi per metro lineare di spiaggia.
Si tratta di un atto voluto e già utilizzato in passato dall’amministrazione comunale e che, ancora una volta, potrebbe tornare utile per sistemare il fianco della duna interessato da maggiori dissesti o rimozione di sabbia che genera poi i crolli della massicciata stradale di competenza comunale.
Ora serve armonizzare i vari pezzi che sono a disposizione del comune e che per una volta sembra possano favorire un intervento risolutore in tempi brevi.
Il Commissario Carmine Valente essendo stato Commissario a Sabaudia conosce bene il protocollo sopra richiamato e che potrebbe essere lo strumento quadro dove inserire l’intervento sulla duna. In questa circostanza siamo fortunati perché abbiamo anche la sabbia a disposizione, il suggerimento è quello di prelevarla dove è depositata, ad esempio a Foce del Duca e portarla nei tratti di duna mancanti per completare gli interventi di consolidamento con altri strumenti naturali. Sarebbe una bella occasione per invertire la tendenza e innescare un processo virtuoso di soluzione rapida dei problemi ed inserirla nei processi di manutenzione ordinaria che abbiamo visto essere la cosa più straordinaria che ci possa essere.