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Latina. Al Garden Hotel continua la mostra sulla bellezza della natura “senza limite” di Gabriele Casale

Una delle opere esposte dell’artista Gabriele Casale

A cura di Cora Craus –

Al Garden Hotel fino al 31 agosto curata da Mad, Museo d’Arte Diffusa, continua la grande esposizione d’arte contemporanea di Gabriele Casale. Con la guida dell’art director Fabio D’Achille, Mad concentra tre collezioni: “BOSCHI”, “PAESAGGI” e “MARINE” del giovane maestro pontino. Un tributo alla natura e all’ambiente, ma anche alla pittura e al disegno di Gabriele ospitato in un spazio magnifico e luminoso su via del Lido.

 L’allestimento si muove sul parquet negli spazi comuni della hall, dalla reception alle sale riunioni, dall’area breakfast fino al lounge bar. I formati delle opere pittoriche più grandi, ma anche quelli medi e piccoli, sono perfettamente funzionali agli ambienti e costruiscono una relazione cromatica ed emotiva fra il fruitore e l’opera pittorica.

 “I paesaggi più informali, – scrive il curatore – i boschi e le marine raccontano la ricerca artistica dell’autore, oltre cinquanta tra tele e supporti rigidi selezionati tra quasi un migliaio di lavori artistici sui temi a lui più cari”.  

Chi è l’artista pontino Gabriele Casale la cui arte respira all’unisono con la natura?

Gabriele Casale nasce a Latina il 5 Gennaio 1982. Dopo la maturità scientifica, presso il liceo Ettore Majorana di Latina, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2005 consegue la laurea in pittura, con lode, discutendo una tesi sull’Iperrealismo. Dal 2001 al 2009 collabora, nel campo del mosaico, con l’Atelier d’arte spirituale del Centro Aletti di Roma.

Attualmente si occupa di pittura e mosaico.

Il mezzo espressivo principale è la pittura. Ha iniziato gli studi pittorici partendo dai fondamenti e tale rigoroso percorso è stato poi necessario per gli sviluppi della sua professione. Strada facendo ha capito sempre meglio quali fossero gli elementi della pittura per lui più interessanti. La linea, il segno, il colore, il ritmo e il movimento sono diventati i protagonisti delle sue opere.

 Attraverso una serie di trasformazioni graduali è così passato da una pittura di matrice figurativa a una pittura compiutamente astratta. Le diverse tecniche pittoriche, di volta in volta utilizzate, hanno determinato, in virtù del loro linguaggio intrinseco, la creazione di lavori eterogenei ma organicamente legati da una ricerca comune.

La natura gli interessa perché con essa sente che dovremmo sentirci un tutt’uno. Non crede che la natura sia, di per sé, solo benigna ma pensa che vada riallacciato con essa un rapporto intimo. Essa stupisce, ci fa rimanere attoniti davanti alla sua forza, colpisce anche duramente ma rimane sempre un “fatto” imprescindibile per ogni essere vivente. Nei suoi lavori cerca di esprimere il legame che l’uomo ha, da sempre, con il mondo a sé esterno.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista