Latina. Curata da Fabio D’Achille la mostra “Le donne della palude” di Claudio Cecconi
A cura di Cora Craus –
Accompagnata dal testo critico di Carla Vaudo sabato,18 Maggio alle ore 18:00 il vernissage presso il Circolo Cittadino Sante Palumbo, della mostra: “Le donne della palude” di Claudio Cecconi. Interverrà il Presidente del Circolo Bruno Bulgarelli. La mostra sarà presentata dalla vicepresidente del Circolo Maria Assunta D’Alessio. “Le donne, l’altra metà del cielo” secondo Mao Tse-Tung in questa mostra di Claudio Cecconi sono l’altra metà della palude – scrive il curatore Fabio D’Achille – che Littoria ha trasformato in città e borghi, campi e industrie, natura e spiagge ormai a portata di tutti. Il paesaggio resta la cifra dell’autore, non è affatto cornice ma è protagonista sempre nelle tele, nelle visioni, negli ambienti emotivi del lavoro che resta un impegno, mai un dolore o una sofferenza, paradossalmente la fatica resta in secondo piano, mentre la gentilezza del gesto pittorico e del racconto incantano nella loro normalità narrativa”.
La storica dell’arte Carla Vaudo nel testo critico che accompagna la mostra scrive :“Volti, natura trasformata, sguardi. Lo sguardo delle donne, intenso e fiero, generativo. Ampie pennellate, i colori della terra, dominati dall’ocra e dal verde. Gli animali, avvezzi alla fatica, compagni più che servi della trasformazione della terra. La terra, inospitale e insidiosa, che diventa accogliente, sicura e feconda.
Tradizione pittorica che affonda le sue radici nel realismo italiano, nell’opera di Fattori che di un’Italia ancora da fare celebrava il ritmo lento del lavoro dei campi. Luce tenue ma diffusa, che illumina persone semplici che diventano figure monumentali, antieroi della fatica quotidiana. Complicità, di donne madri, sorelle, figlie l’una dell’altra, a celebrare in una dimensione corale un vincolo di famiglia che va oltre il sangue, e trova la sua forza nella condivisione”.
Chi è l’artista latinense d’adozione Claudio Cecconi?
Claudio Cecconi è nato a Roma nel 1948 e proviene, da parte materna, da una famiglia trentina di artisti, ereditandone, quale pronipote, la vena creativa che lo porta a frequentare il Liceo Artistico e poi la facoltà di Architettura di Valle Giulia della capitale, dove si laurea.
Frequenta anche i corsi di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, seguendo le lezioni tra gli altri, dei maestri Brindisi e Guttuso. Durante gli anni dello studio partecipa all’esecuzione di scenografie per il cinema ed inizia ad esporre le proprie opere in concorsi e mostre personali sia in Italia che all’estero, lavora anche nel campo del design. È docente di disegno e storia dell’arte, si trasferisce in Piemonte sul Lago d’Orta, dove frequenta importanti autori del paesaggismo lombardo e piemontese.
Nel 1982 si stabilisce definitivamente a Latina. Nella cittadina pontina continua ad esporre in mostre personali, ottenendo lusinghieri successi di critica e pubblico. Continua però ad avere contatti con il Trentino tantoché nel 2008, su invito del Comune di Trento, in occasione delle grandi Feste Vigiliane di quell’anno, espone in una grande personale presso la sala comunale di Palazzo Thun.
Ha partecipato a numerosi concorsi ottenendo discreti successi, ha allestito mostre personali sia in Italia che all’estero. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Numerosi gli organi di stampa che si sono occupati della sua pittura, tra i quali: l’Adige, l’Alto Adige, la Provincia di Trento, il Gazzettino di Venezia, il Tempo e il Messaggero, il Corriere della Sera, Il Quotidiano di Latina, l’annuario Comaducci, i periodici Celit Arte e Arteroma, Lepini magazine, Latina per strada, Editoriale Latina Oggi. Negli ultimi anni collabora attivamente con Fabio D’Achille direttore di MAD, Museo d’arte diffusa e MADXI museo contemporaneo.