Latina, due manifestazioni da non perdere “Libertà condizionata: quarant’anni di 194”
di Cora Craus –
Il movimento Non Una di Meno Latina, Il Centro Donna Lilith, Arcigay Latina ed il collettivo Cigno Rosso Antifascista presentano: “Libertà condizionata: quarant’anni di 194”. Due eventi, due diversi momenti per un unico obiettivo, per una lotta che ci vede unite da quattro decenni per il riconoscimento della soggettività femminile, l’autodeterminazione: l’anniversario della legge 194, la legge sull’aborto. Argomento che continua ad essere un nervo ultrasensibile nel dibattito pubblico /politico italiano. E, paradossalmente, in larga parte del privato è ancora tabù. A Latina, con il Patrocinio del Comune, in occasione dei quarant’anni dall’entrata in vigore della Legge 194/1978 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” il movimento Non Una di Meno Latina, Il Centro Donna Lilith, Arcigay Latina ed il collettivo Cigno Rosso Antifascista hanno organizzato due eventi: Domenica 20 maggio alle ore 19,00: “AperitI.V.G.”, e, Giovedì 24 maggio, alle ore 16.00 tavola rotonda sul tema: “Libertà condizionata: quarant’anni di 194”, per ricordare l’entrata in Italia di detta legge e lo stato attuale della sua efficienza, sia localmente che nel panorama nazionale.
“Gli uomini si contraddicono con uno stolido cinismo”, scriveva Simone de Beauvoir nel suo libro “Il Secondo sesso” parlando dell’aborto, sottolineava come la donna sperimenti feroci sensazioni sociali ed interiori nella sua “carne ferita”: “Si sente contaminata, umiliata; è lei che incarna sotto forma concreta e immediata, in sé, la colpa dell’uomo”.
Vorremmo che la stampa libera, – si legge, in una nota delle associazioni – tutti i Media fossero presenti, fossero parte attiva in questi eventi e “registrassero” il racconto e la realtà del nostro sentire, le nostre aspettative, le nostre paure, i nostri sbagli, il nostro coraggio nell’andare avanti, nel combattere sempre e comunque. In questo “nostro”, certo, ci sono le associazioni di genere ma, esso, comprende tutto il consesso civile perché diritti negati, dolore, ferite non si fermano mai alla singola persona, al singolo avvenimento.
“La vita è sempre più complicata – scrive Michela Marzano – di quanto possa immaginare chi, certe cose, le vive dall’esterno. E magari preferisce sentirsi a posto con la propria coscienza consegnando a una donna che ha appena abortito un documento in cui, con un linguaggio lapidario e burocratico, si annuncia che l’IVG non è una mera procedura chirurgica o farmacologica, “ma un rischio per la stabilità emotiva della donna”. Un richiamo sulle “implicazioni di ordine morale, sociale e psicologico” e che però, nonostante sia vero che l’IVG non sia né banale né evidente, risuona francamente come una sorta di “memento mori”: ricordati che hai sbagliato! Ma in nome di quale morale ci si può permettere un gesto che non ho alcuna remora a definire violento? Come si può anche solo immaginare di potersi lavare la coscienza sporcando quella altrui? Che genere di sensibilità e di attenzione per il paziente si mostra di avere agendo in questo modo? Quale cura? Quale primun non nocere (“per prima cosa, non nuocere”) come recita il giuramento di Ippocrate?” Considerazione, domande di Michela Marzano che facciamo nostre e che, non le rivolgiamo al mondo della sanità, agli obbiettori di coscienza che nel Lazio sono l’ottanta per cento nella sanità pubblica, no, esse sono rivolte alla politica, ai politici di qualunque schieramento. A cui aggiungiamo perché così pochi investimenti sulla diffusione, la cultura della contraccezione? Perché così indietro sull’ educazione sessuale nelle scuole? E, parliamo di scuola primaria.
Vogliamo dialogare non fare una graduatoria di colpe ma se per una parte politica è normale è fisiologico il rifiuto, il disinteresse, l’avversione non lo si può tollerare dalla quella parte progressista di cui ti senti partecipe, attiva, parte integrante.
Gli incontri in dettaglio:
Domenica 20 maggio alle ore 19,00, presso il locale “Bacco e Venere” di Latina si terrà un concerto “AperitI.V.G.”, con la presenza di gruppi musicali – Black Tail , Canusìa e MartaTi –
Durante la serata sono previsti interventi del comitato organizzatore su quello che oggi significa Legge 194.
Giovedì 24 maggio, alle ore 16.00, presso la Sala De Pasquale del Comune di Latina si terrà la tavola rotonda, patrocinata dallo stesso Comune, sul tema: Libertà condizionata: quarant’anni di 194, attuazione e criticità, cui interverranno:
Dott.ssa Patrizia CICCARELLI – Assessora alle Politiche di welfare e pari opportunità del Comune di Latina; Dott.ssa Marta BONAFONI – Consigliera Regione Lazio; Dott.ssa Anna POMPILI – Ginecologa e Presidente di Amica (Associazione medici italiani contraccezione e aborto); Dottor Luca PACINI – Farmacista e Consigliere Ordine dei Farmacisti della Provincia di Latina; Dott.ssa Luisa FATTORUSO – Sociologa, Dirigente Asl di Terracina e Responsabile del centro di coordinamento provinciale per la 194; Dott.ssa Elisabetta CANITANO – Ginecologa e Presidente dell’ Associazione Vita Di Donna; Dott.ssa Maddalena DI GIROLAMO – Avvocata; Prof.ssa Patrizia Amodio – Centro Donna Lilith; Rossana Carturan – Non Una Di Meno Latina.