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Latina. Il Chiostro della Cultura Stoà presenta la mostra: “I Tempi della pittura. Percorsi di memoria -1972-2022” curata da Laura Cianfarani

A cura di Cora Craus –

Venerdì 25 novembre alle ore 17,30, presso il Chiostro della Cultura Stoà, via C. Battisti, 21 – Latina, sarà inaugurata la mostraI tempi della pittura. Percorsi di memoria – 1972- 2022”.  Una collettiva di sedici artisti attivi nel capoluogo pontino dagli anni Settanta a oggi, curata da Laura Cianfarani, Alberto Serarcangeli e Marcello Trabucco. L’ampio spazio espositivo di Leone Marcucci accoglierà, per ciascun artista, un’opera degli anni Settanta e una contemporanea, in modo da mostrare al pubblico il percorso e i cambiamenti intrapresi nella carriera di ognuno.

“Cinquant’anni possono essere –  si legge nel testo critico della storica dell’arte Laura Cianfarani – un periodo lungo, sia nella vita di una persona, quando si è nel pieno dell’età adulta, quando i figli sono ormai grandi e iniziano a diventare loro stessi genitori, sia a livello sociale, se si pensa ai cambiamenti intervenuti nell’ultimo mezzo secolo, sia per quanto concerne le arti figurative. La mostra “I tempi della pittura (1972-2022)”. Percorsi di memoria, vuole far luce sui cammini di sedici artisti che hanno gettato le basi del loro lavoro negli anni Settanta e che oggi si sono riuniti non tanto per fare un punto della situazione ma, quasi per gioco, per vedere dove la vita, e l’arte, li hanno portati, certi di non essere comunque arrivati. Artisti diversi per formazione, stile e linguaggio, alcuni autodidatti altri no. Tra loro si contano architetti, scultori, pittori e incisori, ma fare una cesura in base a queste categorie sarebbe altrettanto forzato di voler trovare necessariamente un filo comune. E’ anche vero che questi artisti si sono guardati tra di loro, così come hanno osservato il panorama italiano e internazionale di quegli anni, ricavandone ognuno, a seconda della propria sensibilità, un’interpretazione espressiva diversa. Alcuni non ci sono più: è il caso di Addis Pugliese, Ezio Colosimo, Sergio Ban, Roberto Fabiani, Generoso Mancinelli e Giuseppe Di Salvo, che, insieme agli altri colleghi, hanno contribuito alla tradizione artistica pontina. Sebbene la diversità e l’unicità di ognuno renda impossibile parlare di una scuola, è pur vero che l’interrogarsi sull’arte che vede protagonista il capoluogo pontino dal Ventennio in poi, dà adito alla riflessione sul ruolo della memoria e sull’importanza del suo recupero, imprescindibile per identificarsi in una collettività cittadina, elemento tanto necessario quanto più se ne sente la mancanza. Ed è proprio la memoria il fulcro della mostra”.

 Saranno esposte opere di: Sergio Ban, Ezio Colosimo, Giuseppe Coluzzi, Giuseppe Di Salvo, Roberto Fabiani, Antonio Farina, Venanzio Manciocchi, Generoso Mancinelli, Alberto Manzetti, Patrizio Marafini, Leone Marcucci, Francesco Martelli, Osvaldo Martufi, Addis Pugliese, Alberto Serarcangeli e Marcello Trabucco.

La mostra, ad ingresso libero, rimarrà aperta fino al 3 dicembre con i seguenti orari di apertura: tutti i giorni 18,00 – 20,00.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista