Latina, presso lo Spazio Comel Arte Contemporanea un incontro di approfondimento su “Aligi Sassu: gli anni della formazione”
A cura di Cora Craus –
Giovedì, 12 dicembre alle ore 17 presso lo Spazio Comel Arte Contemporanea in via Neghelli 68, avrà luogo un incontro di approfondimento su “Aligi Sassu: gli anni della formazione” a cura di Giorgio Agnisola e Marcello Trabucco.
L’incontro di giovedì 12 dicembre avrà lo scopo di osservare più attentamente le opere in esposizione, contestualizzandole rispetto al periodo storico in cui sono state realizzate, e facendo riferimento alla giovane età del loro autore, ancora in cerca di una sua precisa identità, che si stava facendo strada attraverso le influenze esterne e le vicende vissute in quegli anni.
Particolare riferimento si farà altresì del rapporto di Aligi Sassu col territorio pontino che nella seconda metà del secolo scorso ha ospitato importanti mostre a lui dedicate.
L’incontro vedrà la partecipazione del prof. Giorgio Agnisola (professore stabile ordinario di Arte sacra e beni culturali presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (ITS) e condirettore dal 2006 della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della stessa facoltà) e del Prof. Marcello Trabucco, architetto e insegnante di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico Majorana di Latina.
Questo incontro-conversazione nasce all’interno della retrospettiva ALIGI SASSU OPERE 1927-1941 – Pitture su carta, inchiostri, matite colorate, opere grafiche, inaugurata allo Spazio Comel lo scorso 23 novembre e rimarrà visitabile fino al 15 dicembre.
La mostra, è stata resa possibile grazie alla disponibilità di Alfredo Paglione, cognato e gallerista di Aligi Sassu, alla preziosa collaborazione della Fondazione MuseAte e del Museo Sassu della Città di Atessa, racconta la vicenda artistica e umana di un ragazzo che muove i primi passi nel mondo dell’arte, facendo incontri importanti e assorbendo come una spugna tutto quello che vede e vive.
La retrospettiva pone l’accento sulle opere realizzate dal Maestro dal 1927 al 1941, un periodo della sua carriera meno conosciuto al grande pubblico. Un inizio precoce e talentuoso che lo ha visto partecipare alla Biennale di Venezia nel 1928 a soli 16 anni, incoraggiato da Filippo Tommaso Marinetti.
L’Aligi Sassu dei primi anni sperimenta le tecniche, l’uso del colore, la scelta dei soggetti, rielabora la lezione dei grandi maestri che lo hanno preceduto. In mostra allo Spazio Comel si possono osservare 24 di questi primi lavori, molto diversi tra loro ma accomunati, come ha sottolineato Giorgio Agnisola, curatore scientifico della mostra, da un’attenzione particolare per l’essere umano, uno sguardo intimistico sul quotidiano che sarà poi tipico di tutta la carriera di Sassu.