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Chi legge cosa. Consigli di lettura di personaggi pontini… Salvatore D’Incertopadre

Di Cora Craus –

“Galeazzo Ciano. Una vita (1903 – 1944)” di Giordano Bruno Guerra è il consiglio di lettura dello scrittore e già Segretario generale della CGIL Pontina Salvatore D’Incertopadre per questi tempi di quarantene da Coronavirus.

L’invito comune è sempre quello di leggere libri, giornali per informarsi, costruirsi una propria opinione, per spaziare oltre i confini del quotidiano ma in questi tempi vale anche la pena di ricordare quello che scriveva Charles Luis de Secondat, barone di Montesquieu: “Lo studio è stato per me il rimedio sovrano contro i guai della vita, non avendo io mai avuto un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato”.

E questo sembra essere anche il filo conduttore di Salvatore D’Incertopadre al quale abbiamo chiesto di raccontarci il perché della sua scelta di lettura. “Una lettura utile per il lavoro che sto portando avanti in questo periodo. Ciano è stato il personaggio più vicino al Duce nel secondo decennio del Ventennio fascista. Insieme al suo diario l’opera di Giordano Bruno Guerri mette in luce tutte le contraddizioni del fascino e le ambiguità in particolare del suo capo. Ed è proprio questo aspetto che sto cercando di mettere in evidenza nel mio nuovo lavoro.”

Chi è Salvatore D’Incertopadre, l’ospite di oggi della nostra rubrica, che con grande gentilezza ha accettato di condividere con noi, con voi lettrici/ri, una scelta così personale qual è la lettura?

Smessi i panni, alcuni anni fa, di segretario generale della Cgil pontina, Salvatore D’Incertopadre, origine napoletana ma pontino dagli anni settanta, apprezzato cuoco e musicista, si è dedicato anima e cuore ad un’altra passione, a lungo sopita per non dire nascosta, la scrittura.  Autore prolifico ed eclettico ha sfornato dal 2015 ad oggi sette libri misurandosi con successo sia con il genere biografico, “il sindacalista” opera di esordio con la prefazione dell’allora segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che è anche un interessante ritratto della Cgil pontina dall’interno; sia con il romanzo d’ispirazione familiare, “Due padri, due figli. Una famiglia tra Napoli e Latina” che con quello storico “Maciste. Da Cisterna a Stalingrado” e sempre del genere storico “Ercole – il cavaliere di Cisterna”.

“Galeazzo Ciano. Una vita (1903 – 1944)” di Giordano Bruno Guerra (ed. La nave di Teseo – pag. 813 –  € 22)

(Dall’introduzione dell’autore G.B.Guerri) “La vita di Galeazzo Ciano, benché legata ai momenti più drammatici della storia d’Italia e del mondo, sembrerebbe più adatta a un romanzo balzacchiano o a un soggetto cinematografico che a un saggio storico. Figlio di un eroe nazionale, giovane scrittore e commediografo, poi conte e diplomatico in paesi esotici, sposa la figlia prediletta dell’onnipotente duce, fonda dal nulla un ministero, diventa egli stesso ‘eroe’ nella guerra d’Etiopia e ministro degli esteri, a trentatré anni, di un paese al quale tutto il mondo ha da poco decretato la guerra economica. In questa veste e in quella di presunto delfino di Mussolini dilata enormemente il proprio potere, mentre all’estero amministra la partecipazione italiana a una guerra civile, annette un regno, rovescia alleanze, stringe patti d’acciaio, medita la guerra, cambia idea e cerca di impedirla, non ci riesce e allora la aggrava aggredendo la Grecia, viene defenestrato, si impegna per defenestrare a sua volta Mussolini. Il tutto si svolge fra danze e parate, facili amori, bel mondo, ricchezze e violenze in un disinvolto esercizio del potere e del piacere complicato dal complesso rapporto psicologico e familiare con un duce-suocero che agli occhi di Ciano diventa pian piano, da nume infallibile, il responsabile di ogni colpa. Poi la tragedia: la fuga assurda nelle braccia del nemico giurato e la morte per mano degli amici di ieri in un vortice di affetti familiari, odi politici, necessità di stato, vendette, spionaggio, colpi di scena.”

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista