ED AttualitàED CulturaED Libri

Lievito incontra Carlotta Mismetti Capua

 di Cora Craus  –

 

Il libro “Come due stelle nel mare” di Carlotta Mismetti Capua è stato al centro de “l’incontro con l’autore” di Lievito, curato e presentato da Renato Chiocca, regista latinense e direttore artistico della manifestazione creata da Rinascita Civile.

Da subito il pubblico, che affollava la sala del Caminetto del Palazzo M, è stato ipnotizzato da Carlotta Mismetti Capua, che ha “raccontato” il suo libro.  Con grande intensità, la giovane autrice, ha coinvolto e fatto partecipe delle sue emozioni, dei suoi obbiettivi, dei suoi sogni: dare dignità di cittadini, di esseri umani ai tanti disperati del mondo. Costruire ponti di cultura e accoglienza, rispetto reciproco. Durante la brillante intervista, la cui cifra stilistica è stata la sensazione di profonda sincerità, Carlotta ha raccontato i tanti retroscena che hanno accompagnato la nascita del libro. Retroscena: fatti di allegria, di contrattempi, di disponibilità, di ricerca, di qualche amarezza e di tanto calore umano. Calore umano che l’autrice ha riversato nel libro e sul pubblico, attento e commosso, di Latina. L’incontro si è svolto in collaborazione con La Pergola: Centro Residenziale per Minori Stranieri.

“Come due stelle nel mare” (ed. Piemme – pag. 196 – € 15) è una emozionante storia umana, tra una giovane donna e un figlio della guerra. Una storia inaspettata, a volte feroce, altre perfino comica, che traccerà la propria strada seguendo le briciole di poeti e sognatori. Una storia in cui tutto diviene emergenza e ogni parola perde di significato. O ne acquista di più importanti, di nuovi.

Il libro nasce da un reale incontro dell’autrice con quattro ragazzini afgani arrivati a piedi da Tagab a Roma e dall’idea di raccontare di loro, quotidianamente, dal 2008 nello storytelling in “La città di Asterix” su Fb.

La trama del libro:

È una sera di pioggia battente a Roma e, mentre il Tevere esonda, sull’autobus 175 si sta stretti. Troppo stretti, forse, la gente quasi si restringe per evitare di sedersi accanto a quattro ragazzini sgualciti: «i soliti rumeni», mormora una donna. Ma che non sono rumeni, Carlotta, anche lei su quell’autobus, se ne accorge subito. È incuriosita, e si rivolge loro in inglese. Poche domande semplici, guardandoli negli occhi, occhi stanchi ma scintillanti. Scopre, con stupore, che quei quattro ragazzini vengono dall’Afghanistan. Scopre che sono giunti in Italia a piedi, dopo un’incredibile marcia durata cinque mesi e cinquemila chilometri. Sorridono ora, sembrano contenti, contenti che il loro viaggio sia giunto alla meta prefissata, alla Piramide, la fermata dove trascorreranno la notte in quella che per loro è “la città di Asterix”. Quattro ragazzini afgani a Roma, soli, sotto la pioggia, in un mondo magico e ostile. Carlotta dà loro appuntamento per la mattina seguente. Ne ritrova solo uno, Akmed…

Chi è l’autrice?

Carlotta Mismetti Capua è giornalista e vive a Roma, si occupa di culture e città per Vogue e L’espresso. Ha lavorato al settimanale inglese Time Out, a La Repubblica, ha scritto per molti anni di televisione e radio per Il Venerdì di Repubblica, è stata corrispondente dall’Italia per il mensile giapponese Eat, e da Roma per la free-press Epolis. Lo storytelling La città di Asterix, attivo su Facebook dal 2008, ha vinto nel 2010 il Premio Ischia del Giornalismo Social Media. Un corto ispirato alla sua storia ha vinto il Roma Fiction Fest. Ha pubblicato Wo-man, un libro fotografico dedicato alla vita dei transessuali di Milano. Una serie di sue fotografie è stata esposta in un progetto di narrazione dei migranti alla Biennale 2009 di Cuenca, in Ecuador.

 

 

 

 

 

 

 

Previous post

Danubio alla crema di cioccolato

Next post

Antonella Di Muro: la forza di Lievito è il nostro entusiasmo.

Cora Craus

Cora Craus

Giornalista