LM Gallery Arte Contemporanea presenta “Leftovers”, una personale di Luca Freschi
A cura di Cora Craus –
Sabato, 7 aprile alle ore 18,30 presso la LM Gallery Arte Contemporanea di via Vincenzo Monti 8 a Latina, un nuovo e prestigioso appuntamento con l’arte Luca Freschi presenta: “Leftovers” una personale che si pone l’obiettivo di fornire uno sguardo sul suo percorso artistico, affiancando gli ultimi lavori a una produzione meno recente e, dunque, evidenziando l’evoluzione stilistica che ha contraddistinto la sua ricerca. LM Gallery Arte Contemporanea è un elegante spazio espositivo diretto da Lea Ficca e Matteo Di Marco.
Leftovers, letteralmente “avanzi”, fa riferimento proprio alla traccia e allo scarto, lasciati da un ricordo, dal passaggio di una o più persone, che con la loro vita quotidiana hanno lasciato dei resti all’epoca insignificanti, ma che col passar del tempo possono assumere un carattere quasi sacro. Leftovers è dunque ciò che resta di un passato che deve convivere col presente, anche se quel passato è spesso ricreato dalla mano dell’artista. Luca Freschi indaga le possibilità della figura umana e dell’oggetto attraverso un uso ricorrente della ceramica e della terracotta. Le sculture dei primi anni mostrano un interesse vivo per volti e corpi di personaggi di cui vuole narrare una storia, attraverso lavori intrisi di riferimenti alla letteratura e ad altri campi, che si intrecciano con forme apparentemente fragili, ma che tuttavia conservano una coinvolgente forza espressiva. Nelle opere più recenti invece l’unicità della figura cede il posto a una visione più totale e inclusiva della scultura.
Scrive la storica dell’arte Lea Ficca: “La ricerca sulla traccia, lo scarto di un passato continua a essere materiale d’interesse nelle opere di Freschi, che ha via via intrapreso un percorso più complesso sulla scultura, intesa non come singola rappresentazione di una figura, bensì come installazione di molteplici parti che narrano una storia più indecifrabile a un primo sguardo, ma certo più ricca. I suoi ultimi lavori sono teche in plexiglass in cui gli elementi non sono più object trouvé, ma oggetti creati ex novo dall’artista. Si tratta di un processo lungo e meticoloso, che apre le porte a interpretazioni più ampie della visione dello scultore meldolese. Guanti, forbici, foglie, vecchi cocci e resti di sculture classiche fanno dialogare il presente e la banalità dell’azione comune con la grandezza del mito e della statuaria antica, tuttavia farcita di spunti che potremmo definire pop. Come Oldenburg scolpiva enormi coni gelato, tubetti di dentifricio e afflosciate macchine da scrivere, così gli oggetti di Luca Freschi non sono prelevati dalla realtà, ma plasmati da lui stesso attraverso la ceramica e poi dipinti. Forse l’appeal di questi nuovi lavori sta anche nel fascino di questo ribaltamento di senso, in cui non è la cosa quotidiana a farsi arte, ma l’arte a trasformarsi in cosa quotidiana. A suo modo non è, anche quella del quotidiano, essa stessa un’ideologia?”
Chi è Luca Freschi?
Luca Freschi, classe 1982 vive e lavora a Meldola in provincia di Forlì-Cesena, diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Forlì sezione “decorazione Pittorica e Restauro”, laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna “sezione Pittura”. In questi anni di lavoro ha intrapreso una ricerca basata sull’alterità della figura umana, sulla memoria personale e collettiva tramite l’utilizzo della tecnica del calco. Ha partecipato a varie esposizioni collettive e personali principalmente in Italia e in Spagna, tra le quali si segnalano negli ultimi anni: la 51° Edizione del Premio Campigna, presso la Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni di S. Sofia (FC); Open 12, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni presso l’Isola di S. Servolo di Venezia nel 2009; nel 2011 vince la prima edizione del Premio OPERA/Fabbrica, presso i Chiostri della Biblioteca Oriani di Ravenna. Fra le recenti mostre personali si ricordano: La pratica dell’imperfetto, niArt Gallery, Ravenna, 2015, Volatili apparenze, presso il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto (BO); Lacrimae Rerum, presso la Galleria dell’Immagine di Rimini nel 2014; Simplify and Disobey, presso la Galleria Stefano Forni di Bologna nel 2013. Fra le collettive: Dialoghi paralleli, Galleria Lara e Rino Costa, Valenza (AL) e La scultura è una cosa seria, Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia nel 2016; Arte dal Vero, Centro Polivalente Gianni Isola di Imola (BO), 2015; Martyrium, presso il M.E.A.M di Barcellona e la Biennale di scultura della Pobla de Segur, Lleida, Spagna, 2014. Nel 2015 viene selezionato come finalista alla 59° edizione del Premio internazionale della Ceramica di Faenza e nel 2017 viene invitato in Korea alla Gyeonggi International Ceramic Biennale. Alcune delle sue opere sono state vincitrici di premi nazionali e acquisite in collezioni pubbliche italiane e spagnole. Attualmente collabora con importanti gallerie italiane.