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Lucia Finocchito: il progetto fotografico in esposizione per MAD

  1. di Redazione –

MAD torna in città con una nuova location in via Duca del Mare presso lo show-room Capricci a Latina (a due passi dallo stadio Francioni): la fotografia come mezzo di espressione del contemporaneo entra in uno spazio extra-ordinario, nel fluire della quotidianità, uno contesto diverso dai percorsi usuali dell’arte, dove da sabato 13 maggio si è inaugurata la mostra. È stata un’occasione per incontrare l’autrice delle foto, Lucia Finocchito.
Scrive Marcella Cossu sulle immagini della fotografa pontina:

“Fluide scorrono le immagini dei fotogrammi in bianco e nero di Lucia Finocchito; rapide sfaldate sfocate e leggere nel comporre e scomporre la corsa incessante di realtà urbane di contemporanea e inedita bellezza.
Ne emerge un denominatore comune, che lega un episodio all’altro, in una serie di favole cittadine nel cui perimetro, mutando l’ordine degli addendi, il risultato della somma comunque non cambierà.
Un’inveterata deformazione professionale mi porta, inevitabilmente, a voler risalire all’archetipo originario, alla Grande Madre rappresentata dalla scomposizione dinamica del primo futurismo, alla filmografia di Anton Giulio Bragaglia, al cane poli-zampettante di Giacomo Balla, che divora il tempo e lo spazio nella reiterazione scompositiva della quadrupede corsa propagata ad infinitum, ma sarà poi davvero questa la chiave di lettura di Lucia Finocchito Click? Dal titolo, infatti, si dedurrebbe che l’elemento dinamico sia dall’artista filtrato alla luce dell’emozione che genera bellezza. Anche dove la rappresentazione della velocità è più evidente, come nella corsa sportiva dei rugbisti, lo scatto risulta in qualche modo ridotto al rallenty a causa della morbidezza e dello sfumato insito nei trapassi cromatici.
Una forte valenza pittorica inoltre caratterizza tutte queste fotografie, dove la potente visione fantastica sposa la rappresentazione del quotidiano in un turbillon di poesia che ci porta d’un balzo ben più indietro che per il futurismo. Certe brume argentee, certi volti assorti rifratti nel vetro oscuro di una metropolitana, certo volteggiare a ruota di un abito nella danza circolare, ne sia protagonista un’entraineuse come un derviscio, liberano il volo in verso il recupero di una cupa, cangiante bellezza di matrice simbolista, dove l’E-motion surclassa la “motion”.
Personaggi irrisolti, aure spettrali dalle pupille infinite, immagini evanescenti capaci di affiorare dal caos metropolitano creando attimi di sospensione balthusiana… sembrerebbe un paradosso, un’inconcepibile antinomia apollineo-dionisiaca, ma proprio da una simile contraddizione muove l’empito delle Velocità Edulcorate di Lucia Finocchito, artista tendenzialmente, forse, più esuberante in un passato prossimo, e che qui tuttavia, restringendo le maglie della ricerca, decide “crescendo” di affrontare un impegnativo percorso di scandaglio e approfondimento interiore.”

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ed redazione

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