Mad Museo d’Arte Diffusa presenta la nuova mostra curata da Fabio D’Achille “inTwoTheArt – Scrivere e dipingere”

A cura di Cora Craus –
Mad Museo d’Arte Diffusa presenta la nuova mostra curata da Fabio D’Achille “inTwoTheArt – Scrivere e dipingere” presso la Caffetteria Romani dal 23 marzo al 31 maggio 2025. Gli artisti: Chiara Barbone dipinge e Andrea di Lenola scrive.
La coppia INTWOTHEART ha iniziato due anni fa a Latina Scalo un percorso artistico con Fabio D’Achille nel progetto collettivo MAD & dintorni alla Casa di quartiere all’ex cinema Enal, proprio qualche giorno fa sempre con Mad ha partecipato all’iniziativa del Fiocchetto Lilla sui disturbi alimentari al Liceo scientifico E. Majorana. Iniziano alla Caffetteria di Daniele Romani un percorso espositivo diffuso nell’isola “culturale” di Mad.
“La passione nasce da noi, – scrivono in una nota gli INTWOTHEART – da ciò che siamo nella nostra forma più nascosta, e profonda, dal legame che ci tiene così stretti e ci plasma nelle sfumature che appaiono e le parole che ci esprimono. Andrea e Chiara, semplicemente noi stessi, a cercare di lasciare un messaggio che non sempre si enuncia esplicitamente, ma l’arte è anche questo, lasciare spazio ad una interpretazione soggettiva e, soprattutto, sciogliersi addosso una emozione”.
Chi sono gli INTWOTHEART?
Andrea Di Lenola, classe ’75, artigiano. Gli studi non hanno forgiato né affinato la sua penna; i pensieri, quelli sì, una scuola a volte più valida ed un romanticismo ereditato dallo zio Ennio Romano.
Chiara Barbone, “trascinata” a Latina dall’Abruzzo per amore; l’età di una donna non si racconta… Studi professionali: taglio e cucito, moda, poca storia dell’arte. La sua tenerezza nel definirsi con quei tratti a tutti sconosciuti l’ha fatta innamorare.
“In una passeggiata nel tempo, – scrive il curatore Fabio D’Achille – la scoperta di una sensibilità complice li ha messi con le spalle al muro, e quel fattore così fondamentale per la conoscenza reciproca si è tramutato in un dettaglio banale; esistevano, da sempre. Tutto è diventato molto fluido, una pozione segreta ad alimentare questa passione nascosta. Chiara che porta a spasso le sue “signorine” (è così che le definiscono nelle loro creazioni) con la testa tra le nuvole, gli occhi così pronunciati, riconoscibili in una maniera assoluta, la loro foggia atipica, bizzarra…ma l’anima? Dov’è l’anima? Ed è proprio in quell’istante che la formula si definisce! Con le parole e la personalità attraversano la fantasia dettata da quei lemmi; in questo modo Andrea ne esprime l’identità ed il carattere singolare, tali da renderle uniche.
Andrea scrive, Chiara disegna!
Come uno slogan. L’affinità si materializza e prende forma in tutte le loro opere, così ogni tela rappresenta un pensiero profondo ed allo stesso modo, le mani di lei stimolano le poesie scritte da lui, i racconti o semplicemente le brevi frasi, come “Che bello ‘sto vive, ma senza di te non sarebbe stato uguale”. Ogni oggetto racconta il momento di un pensiero. Forse non se ne sono mai resi conto, ma senza volontà alcuna cercano di dare forma ad una virtù, pur semplice e spicciola ma nella loro banalità si sentono felici”.