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MADJolly, nel “lillabox” continua la mostra diffusa di Alena Panchishin

Uno scatto della mostra “Marine”

A cura di Cora Craus –

Curata da Fabio D’Achille per MAD, presso il “lillabox” del Jolly Bar a Latina in Piazza della Libertà, continua, fino al 30 settembre, la mostra di Alena Panchishin: “Marine 2022_2024”. La mostra espone sia le prime tele dipinte dall’artista a Latina sia le recentissime piccole dune. Noi, ricordiamo che lei è un’affermata “ocean artist”.

“La poetica artistica di Alena – scrive, in una nota, il curatore –  si è contraddistinta per la narrazione di paesaggi marini e spesso dipinge onde di mari lontani, oceaniche, onde che cavalcano i surfer e che gli stessi fotografano e ne condividono le immagini nelle loro community online. La giovane pittrice ucraina proviene dalla città di Dnipro, attraversata da un grande fiume che è forse questo il primo legame dell’artista per la fascinazione per l’acqua. Alena con la sua famiglia e gli amici in Ucraina, spesso faceva sette ore di treno per andare al mare. Ora, trasferita da oltre due anni a Latina, ha dovuto ricostruire il suo “parco” artistico perché tutte le sue opere sono rimaste nella sua casa perché è dovuta scappare dalla guerra. A Latina però ha trovato un fonte d’ispirazione tra le nostre dune con il mare del nostro lido. Dunque recentemente le nostre spiagge sono apparse come frammenti di emozioni dipinte, fermate, documentate nelle sue tele. Una consolazione forse, una fascinazione anche per un paesaggio nuovo, che non vede più solo mari internazionali ma finalmente un mare raggiunto, anelato, rifugio e rinascita. Un mare che ha sempre unito i popoli, il mediterraneo, un approdo verso un mondo dove si può anche vivere in pace!

Alena dipinge principalmente ad olio il mare e le onde. – Continua la nota –  Aveva provato i colori ad olio per la prima volta nel 2017, in uno studio d’arte, da allora molti tentativi di dipingere con l’aiuto del suo maestro d’arte senza trovare uno spunto preciso dove rivolgere la sua attenzione; consuma e cancella centinaia di tele, riversa vernice, impegno e tantissime ore di video formazione e studio online sul movimento dell’acqua… intendendo approfondire il tema, il suo movimento, i bagliori fuori e dentro, i riflessi, i colori dominanti legati alla luce e al cielo, alla natura circostante. Dedica tutto il suo tempo libero alla pittura. Anche adesso, dopo essersi trasferita in Italia prima come rifugiata, tra le prime cose che ha comprato ci sono i colori ad olio, le tele e i pennelli. Ora, anche se è abbastanza difficile trovare il momento per dipingere, sta facendo del suo meglio, perché è molto importante per lei l’arte; sente, percepisce in questo processo creativo qualcosa di bello a cui non vuole rinunciare”.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista