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Nella cornice della mostra collettiva MAD DONNA 2024, l’incontro artistico-terapeutico condotto da Simona D’Arcangeli: “L’arte può curare?”

A cura di Cora Craus –

Sabaudia. Venerdì, 29 marzo alle ore 16:30 presso il Palazzo Comunale nella cavea del Museo Emilio Greco con MAD Museo d’arte diffusa, nella cornice della mostra collettiva MAD DONNA 2024, organizzata con la FIDAPA BPW di Sabaudia e Soroptimist Club di Latina si svolgerà l’incontro artistico terapeutico: “L’arte può curare?” condotto da Simona D’Arcangeli, psicologa clinica e di comunità – psicoterapeuta, specialista in Psicologia della Salute, facilitatrice Mindfulness. A seguire un’esperienza pratica: una visione collettiva lenta e guidata di un’opera presente nel museo. L’incontro, ad ingresso gratuito, avrà la durata di circa un’ora e mezza. La mostra e l’incontro sono curati da Fabio D’Achille

La dottoressa D’Arcangeli risponderà alla domanda che “sorge spontanea” in tutti noi: Cosa succede al nostro corpo e alla nostra mente quando guardiamo attentamente un quadro? Lo scrittore e drammaturgo irlandese George Bernard Shaw, ama ripetere: “si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima.” Non sappiamo se durante l’incontro, in quel luogo carico d’atmosfera, di energia artistica qual è il Museo Emilio Greco, arriveremo a vedere la nostra anima di sicuro parteciperemo ad un emozionante viaggio nella nostra psiche.

“Cosa hanno in comune – si legge in una nota degli organizzatori –  l’atto di ascoltare musica o assistere ad una rappresentazione teatrale, visitare un sito archeologico?

Sono passati cinque anni dall’uscita del report OMS che evidenziava l’impatto delle arti come risorsa fondamentale per il ben-essere e la salute (“What is the evidence on the role of the arts in improving health and well being? A scoping review”)

Una pietra miliare che in piena emergenza pandemica, ha raccolto le ricerche di tutto il mondo degli ultimi venti anni che hanno dimostrato e continuano a dimostrare come la partecipazione culturale abbia importanti effetti positivi nelle diverse fasce di età (bambini, adolescenti, invecchiamento attivo…) e per molte patologie: Alzheimer, Sindrome Post Traumatica da Stress, ansia, depressione…

Nel 2023 sempre l’OMS ha voluto dare una definitiva svolta alla sua strategia in tema con il Jameel arts and Health Lab. Un laboratorio per coordinare e promuovere la ricerca sull’efficacia e il valore che le arti e la creatività possono avere nel pro-muovere la salute e il benessere delle persone (che ricordiamo vengono definiti come “Una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente assenza di malattia”). Per quanto detto sopra in Canada i medici di base possono già prescrivere visite ai musei ai loro pazienti, come terapia per malattie del corpo e della mente in virtù del fatto che livelli di cortisolo, seretonina e ossitocina aumentano dopo avere visitato proprio un museo.

Il Prof. Vittorio Gallesi Docente di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica all’Università degli Studi di Parma e uno degli scopritori dei neuroni a specchio, è attivamente impegnato nella Neuroestetica incarnata ovvero di come le esperienze estetiche abbiano effetti misurabili sulla nostra corteccia.

Il Prof. Marco Iosa della Fondazione Santa Lucia di Mentana di Roma ha definito “effetto Michelangelo” le attività di riabilitazione degli individui colpiti da Ictus, che si basano sull’osservazione virtuale di opere d’arte. Da tutto ciò si evince che parlare oggi giorno di Cultura e Salute non è solo possibile ma necessario. In futuro sempre più cure mediche e psicologiche si fonderanno sull’applicazione dell’arte e della cultura in diversi contesti”. 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista