Niente deposito nazionale delle scorie nucleari. Latina dice no
Parla il Sen. ClaudioMoscardelli
Riceviamo e pubblichiamo –
In merito alle preoccupazioni espresse sulla possibile individuazione di Latina come sede del deposito nazionale delle scorie nucleari rassicuro sul fatto che Latina non è neppure presa in considerazione come possibile sito. Ho incontrato l’amministratore delegato di SOGIN, Riccardo Casali, il quale mi ha cancellato ogni dubbio in quanto i parametri indicati per individuare i possibili siti escludono Latina. In particolare il fatto di essere sede della centrale nucleare dismessa e di essere vicino al mare sono elementi che eliminano Latina come possibile sede del deposito Nazionale scorie nucleari. Detto deposito conterrà tutto il materiale più pericoloso, comprese le scorie attualmente in deposito fuori dell’Italia. Entro alcuni anni saranno riportate nel nostro Paese e a quel momento il Deposito Nazionale dovrà essere stato già realizzato. Per quanto riguarda il deposito previsto in ciascuna centrale nucleare per la messa in sicurezza del materiale diverso dalle scorie classificate come più pericolose, ciò costituisce un elemento di sicurezza e non di preoccupazione per i cittadini. Dovremmo protestare se non fossero rispettati i protocolli di sicurezza che prevedono i depositi per ciascuna centrale. Ho anche incontrato il nuovo Rettore dell’Università La Sapienza di Roma, professor Eugenio Gaudio, al quale ho chiesto di rafforzare la sede di Latina, di sviluppare la ricerca e in questo ambito ho rappresentato l’interesse di SOGIN ad interagire con l’università per un protocollo di intesa al fine di sfruttare il sito della centrale e la presenza del reattore sperimentate CIRENE, mai entrato in funzione, ai fini dello studio del decommisioning. Avrò a breve un nuovo incontro con il Magnifico Rettore per consolidare la collaborazione e l’impegno per l’Università di Latina.
Roma, 16 marzo 2015
Senatore Claudio Moscardelli (Partito Democratico)