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Non ce la fa, la signora Hillary Rhodam, algida e spigolosa, deve ammettere la dura sconfitta.

  • E’ vero, mi sarebbe piaciuto che “l’uomo più potente del mondo” fosse finalmente una donna, che si misurasse con gli altri potenti rappresentando il suo Paese e, vivaddio, le donne del suo Paese.

Mi piaceva l’idea che la signora Rhodam (cognome abbandonato in favore di quello del marito), desse una legge alle donne americane che riconoscesse loro il diritto di nascere e morire con un unico nome, senza emigrare all’anagrafe del marito (di turno),  così per far capire  (americane portabandiera della libertà delle donne ) l’importanza di avere un’unica identità  che le accompagni per tutta la vita.

Non che mi piacesse Hillary, forse non mi è mai piaciuta, ma almeno nella sfida contro Trump, credevo fosse la meno peggio.

Invece al risveglio la notizia della vittoria di Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America. Lui, miliardario, arrogante e spocchioso, ridicolo nell’aspetto e nei modi, di quelli che con i soldi hanno ottenuto di tutto. Un uomo, che però ha saputo comunicare e promettere, a modo suo, attraverso slogan, bandierine e accuse (quasi sempre infondate), tutto quello di cui gli americani hanno bisogno: sicurezza e lavoro.

In Italia quasi tutti tifavamo per la Clinton a prescindere da un giudizio ragionato – fra i due non c’è confronto, si diceva fino a ieri sera. Perchè, continuo a chiedermi allora, questa donna non è piaciuta all’America? Eppure era sostenuta dai media, da Wall Street, da banchieri e finanza. Algida e per niente simpatica anche nei comizi, le è mancata quella reale bellezza di donna, quella di Michelle, per intenderci, lontana da lei anni luce. Hillary ha saputo perdonare l’imperdonabile, ma non ha mai saputo, neanche da first lady, entrare nel cuore di quel grande Paese.

Accattivante e diretta, intelligente e capace, Michelle, avrebbe probabilmente centrato il segno.

E allora, le donne hanno fallito perché il mondo non è ancora pronto? O forse l’America avrebbe meritato una candidata democratica diversa, che almeno le donne le rappresentasse tutte?

Alga Madìa

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