Orrori sul web, ce ne (S)parla Matteo Palombo
di Matteo Palombo –
C’è un genere letterario che ultimamente va fortissimo . Sarà il caldo, la noia estiva , qua è tutto un proliferare di cazzate ! Perdonate la franchezza un poco inelegante, ma non c’è termine che renda meglio il concetto .
Facebook , poi, è uno specchio fedele della assoluta mancanza di approfondimento, analisi , cultura della ggggente . Che fine ha fatto il popolo italiano ? Voglio dire, quello che fece il Rinascimento , il dopoguerra e portò l’Italia a volare alto negli anni ’70-80? Soltanto guitti mi tocca leggere, pischelli abituati ad imparare a pappardella “i programmi “, casalinghe annoiate ed altra disperazione . Ha scritto Aldo Busi in un gustosissimo libro, “El especialista de Barcelona”, edito da Castoldi e Dalai :” Perché i figli del popolo, gli operai, le commesse, quelli dei call center , i contadini , gli impiegati, i precari, gli esodati, i disoccupati, i sottoposti tutti, i neoproletari, insomma, per un salario da fame e spesso senza neanche quello, invece di andare in giro a fare casino negli stadi e a impasticcarsi nelle discoteche e a peggiorare il loro stordimento e quindi la loro situazione contrattuale, non restano a casa loro a leggere cercando anche di capire cosa c’è nero su bianco ?”.
Ed invece eccoli qua, su Facebook, sfogatoio su cui orinare pubblicamente la propria deficienza . E’ un vero e proprio itinerario , quello che vi propongo, lungo le innumerevole bubbole del net : Pronti ?
1) #BentornataUnità. Che sia un cancelletto (#!!!!!) a salutare il ritorno in edicola del quotidiano di Antonio Gramsci lascia intendere la confusione della sinistra italiana . Ma qual’è il “blocco sociale ” dell’Unità? Chi è a leggere ? Chi scrive ? Gentiloni , Martina ( ministro della agricoltura , per chi non lo sapesse cioè l’universo mondo ) e Matteo Orfini . Caspita , auguri ! Un giornale sta sul mercato , se non vende le copie è meglio chiudere baracca e burattini . Il popolo del net come ha reagito alla cosa ? Foto standardizzata con tanto di melassa sulla democrazia e libertà di stampa . Un conformismo delle idee che a Gramsci , e ai comunisti veri, avrebbe fatto schifo.
2) Tsipras. Lui, il premier greco senza cravatta, eroe degli apolidi sinistri di mezza europa . Mentore dei Civati, Pastorino e Fassina tanto per capirne la nullità sul piano attrattivo , dopo esser stato regolarmente eletto indice un referendum per farsi dare dal suo popolo (lui che è il primo ministro, capo dell’esecutivo) la linea da tenere in Europa . Un ciuccio politico, uno che a scuola l’avrebbero messo dietro la lavagna a fare un poco di vergogna . Apro facebook e leggo commenti dei vari politologi da tastiera : ” Bravo Tsipras, ha riconsegnato ai greci la democrazia diretta “. Ma sarà un valore , poi , questa roba teorizzata da Rousseau? Persino i piccoli paesini eleggono rappresentanti che per loro deliberano e decidono, figurarsi in uno stato come quello greco ! L’autonomia della politica, nelle democrazie liberali, discende da concetti come consenso e diritto . Una insegnante ( cioè, questa insegna ai ragazzi!) :” i greci sono gli inventori della democrazia !” eh? Tutt’al più la democrazia ateniese era periclea nel senso che ,alla fine , decideva Pericle .
3)Indagine Ruby – ter . A Milano esistono giudici con turbe sessuali serie . Tinto Brass e le sue serrature , in confronto, poca roba . Il cavaliere, assolto perché il fatto non sussiste ( cioè l’aver fatto sesso con Ruby, all’epoca probabilmente minorenne ), ora viene indagato per il terzo troncone di un’inchiesta da cui è uscito innocente . L’accusa ? Aver ricoperto di svariati milioni di euro la bella marocchina . Ma se rapporti non vi sono mai stati, come ha stabilito la Cassazione, perché i soldi alla ragazza dovrebbero essere intesi come “corruzione “?
Per oggi la dose quotidiana di idiozie è da considerarsi sufficiente , che dite ?