Paola Battista, in campo per portare innovazione e cultura
La incontro in un bar del centro. Lei è un po’ emozionata “E’ la mia prima volta” dice. Caffè, caffè, le chiedo di raccontarmi di lei. “Mi chiamo Paola Battista, ho 55 anni , sono sposata praticamente da una vita e mamma di due figli. Dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere moderne ho scelto, dopo quattro anni di lavoro privato in una industria, di dedicarmi all’insegnamento, che poi la professione che svolgo con davvero tanta passione da ormai 28 anni”.
– Come si esprime la passione nell’insegnamento?
In realtà il mio obiettivo è quello di fornire ai ragazzi uno strumento come la lingua inglese, sempre più essenziale per aprirsi al mondo. Credo sia quasi una missione la nostra, insegnar loro che la cultura è la chiave con cui leggere il mondo, crescere e realizzarsi appieno nella vita.
A questo scopo ho anche organizzato, utilizzando i fondi europei dedicati alla mobilità studentesca, alcuni tra i primissimi scambi culturali nella nostra Provincia, grazie ai quali gli studenti hanno avuto la possibilità di interagire e confrontarsi con coetanei di diverse parti d’Europa.
Nello stesso periodo ho introdotto il corso linguistico presso il liceo Manzoni, guidata dalla convinzione che lo studio delle lingue sia un passaporto essenziale per il futuro dei nostri ragazzi e un’occasione di crescita nel confronto con altri stili di vita.
– E da cosa nasce invece questo impegno nella politica cittadina, l’impegno a candidarsi con il Partito democratico?
La verità è che queste esperienze mi hanno spinto a continuare la mia formazione, integrandola con delle conoscenze più istituzionali, in modo da poter continuare a migliorare l’offerta formativa scolastica. Ho quindi conseguito un master in ” Gestione Innovativa della Pubblica Amministrazione” presso la facoltà di economia della Sapienza, nella sede distaccata di Latina nel 2004 e nel 2014 ho completato un corso di alta formazione riguardante la progettazione europea , “Europrogettazione”.
Entrambe rispecchiano l’interesse che ho sempre avuto, pur non avendo mai fatto politica attiva, per la “cosa comune”: l’innovazione da portare nella macchina amministrativa e, in periodi di ristrettezze finanziarie pubbliche, l’incredibile opportunità dei fondi europei per finanziare progetti necessari alla risoluzione di problemi della nostra comunità.
Le prossime elezioni sono un’occasione imperdibile per portare un vento nuovo nell’amministrazione della cosa pubblica. Intorno a me vedo tante facce di gente perbene che si offrono , anche con sacrificio, di rappresentare i nostri concittadini per provare a dare un volto diverso alla città, cominciando con il cambiarne la mentalità, il suo stile di vita e le sue aspettative con una visione finalmente a lungo termine, partendo dalla risoluzione dei piccoli problemi quotidiani”.
Insieme al suo sorriso e alla sua grande voglia di fare, resta quel senso di freschezza che solo le persone che approcciano a un’esperienza nuova possono trasmettere.