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PasquArte: Fabio Pantano apre al pubblico la Casa d’Arte al Nicolosi

L’artista Fabio Pantano e una sua creazione artistica all’interno della sua casArte

A cura di Cora Craus –

Nel quartiere Nicolosi a Latina in via E. Filiberto 42 Lotto 2 scala B alle ICP Fabio Pantano apre di nuovo la sua casa per una visita pasquale. Lo spazio coloratissimo di Fabio si può visitare gratuitamente senza prenotazione semplicemente arrivando nel cortile condominiale e infilandosi nell’appartamento al piano terra

 L’evento è curato da Fabio D’Achille che ha inserito “Casa Pàntano” nel circuito del “Museo d’ArteDiffusa”. Per tutta la giornata della domenica di Pasqua si potrà visitare la dimora dell’artista completamente decorata dalla grande creatività di Pantano; una casa AD ARTE perché Fabio Pantano si spinge fino al dettaglio, il cassetto, la porta, lo specchio, la mensola, il letto a castello e si anche il lavandino, l’armadietto, tutto coloratissimo, pareti e suppellettili e naturalmente i quadri, le innumerevoli sculture, gli intarsi, basso e alto rilievi.

  Sei anni di interventi artistici e decorativi su suppellettili, muri e persino i servizi. Un’incessante attività artistica e di rigenerazione degli oggetti, anche di risulta, ritrovati in città e in discariche abusive nel territorio circostante, trasformano un appartamento popolare in una pittoresca casa-museo nel cuore di un quartiere operai nel centro storico di Latina.

“L’arte di Pàntano – scrive Fabio D’Achille curatore dell’evento –  ha un approccio naïf che si fonde e confonde tra Pop Art e Impressionismo astratto. Naturalmente l’autore pontino è autodidatta, un operaio metalmeccanico prestato alla poesia della contemporaneità; un talento del territorio che ha fuso prassi, esperienza e fantasia prima in punta di piedi con opere di piccolo formato e oggetti di “quasi” design che tendevano al riuso e al riciclo di oggetti dimenticati o post-industriali… poi negli anni dopo avere caricato e scaricato tutta la sua immaginazione nel suo container laboratorio in campagna ha iniziato egli stesso a vivere nella sua arte, immergendosi interamente nel suo immaginario arredando e componendo l’abitazione popolare (nel quartiere Nicolosi) di famiglia con i suoi quadri e le sue storie fino a dipingerne le pareti, modellare e scolpire la cucina, la propria camera da letto e quella delle ragazze (ha due figlie), ha allestito cucina e bagno con le immagini tridimensionali tratte dai suoi sogni e dalla sua creatività!”

Troverete anche il libro “Uno comune di cosa maschile singolare” edito da Novecento, opera prima di Fabio Pàntano.

Dalla quarta di copertina: Il libro è un compendio di 9 racconti di fantasia e ben 41 poesie, realizzato – scrive Fabio D’Achille, che l’ha impaginato graficamente, –  dall’autore con un approccio immersivo e un linguaggio originalissimo ed esplicito. Proprio il linguaggio è la cifra stilistica di Pàntano che pro-pone un accento anche sulla seconda lettera del suo cognome per non rischiare che venga pronunciato in maniera errata. Il titolo allude ad una personalità comune ma singolare ed esplicitamente maschile, a sottolineare appunto un approccio di genere. L’ironia, il paradosso, la fantasia, l’amore per la famiglia, per l’arte, per i rapporti eterosessuali, le sue passioni in vita e persino la sua professione, sono al centro della narrazione. La scienza, il progresso, le trasformazioni e perfino le mutazioni genetiche impregnano le sue storie a metà tra un’autobiografia e un flusso d’inconscio auto celebrativo quanto colpevolizzante. Avventure, fughe da relazioni familiari e complicità erotiche riempiono gli ultimi racconti e l’immaginario di Pàntano, anche se nella poesia il linguaggio è più ermetico e sembra cercare più un’armonia umana che ritmica.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista