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Più di mille in piazza, per dire no, per dire grazie.

di Alga Madìa –

  1. È iniziata alle cinque e mezza sotto la sede del Messaggero, la manifestazione per portare solidarietà alle forze dell’ordine, alla Magistratura e al giornalista Vittorio Buongiorno, che mi permetto di dire, non ha solo avuto il coraggio di scrivere (un buon giornalista lo fa senza immaginare le conseguenze ), ma il coraggio di denunciare le minacce subite. E in più, su richiesta degli inquirenti,  ha avuto l’ulteriore coraggio di tacere, per non intralciare le indagini.  Eravamo tanti in piazza del popolo alle 18.00, io non sono brava con i numeri (mi dicono più di mille)ma quanta gente ho visto  lì, per portare alla città di Latina quella dignità che anno dopo anno stava perdendo. Quanta commozione negli occhi e nelle parole di Vittorio Buongiorno che ringrazia tutti, poi il questore Giuseppe De Matteis che ammette di non aver mai visto in nessun’altra città in cui ha lavorato così tanta gente insieme a manifestare per la legalità.  “Voi conoscete me – dice – ma non conoscete tutti coloro che tutti i giorni lavorano per garantire la sicurezza della città, quelle persone che tutti i giorni mettono da parte le famiglie rischiando spesso anche la vita.   Infine è la volta del capo della squadra mobile,Tommaso Niglio,  che ringrazia commosso  e che a giorni lascerà Latina per un nuovo importante incarico. Presente anche il Presidente dell’Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità, Giampiero Cioffredi che dice “la mafia e la criminalità organizzata si sconfiggono solo se riusciamo ad accompagnare  l’ azione degli inquirenti con una grande azione di protagonismo dei cittadini contro il crimine, per la legalità e per la giustizia”. Ecco perché oggi ho provato l’orgoglio di sentirmi finalmente tutt’uno con la mia città che in piazza chiedeva la tutela della  legalità. Sostegno  e solidarietà, quelle cose che a forza di farle ci torneranno indietro in termini di benessere e di ripartenza.

Dai Latina, forse stavolta la pagina di questo libro di storia la giriamo tutti insieme.

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