Presso i Giardini del Comune, Il coro “Il Madrigaletto” diretto dal M.⁰ Nicolò Iucolano presenta il concerto: “Scene di vita italiana nella musica tra Rinascimento e Barocco”
a cura di Cora Craus –
Venerdì, 5 luglio alle ore 19 nella prestigiosa location dei Giardini del Comune di Latina “Il Madrigaletto”, coro polifonico, presenta il concerto: “Scene di vita italiana, nella musica tra Rinascimento e Barocco” diretto dal Maestro Nicolò Iucolano.
Il concerto ha un programma molto vario, volendo toccare i diversi generi della musica e le sue diverse finalità: due canti carnascialeschi fiorentini, ossia, canti di carnevale, su versi di Lorenzo il Magnifico e Niccolò Machiavelli; una frottola e delle villanelle, autori: Josquin Desprez, Giovan Domenico da Nola, Orlando di Lasso; alcune Canzonette di Orazio Vecchi; qualche brano di musica religiosa in latino quali Ockeghem, Palestrina; e in italiano Soto; un madrigale Arcadelt; il balletto di Caroso ed un balletto di Gastoldi.
Il concerto sarà chiuso dall’esultante Barocco sacro di Benedetto Marcello. Durante alcune letture riguardanti i brani in programma saranno proiettate slide di quadri che rappresentano la vita musicale del tempo.Alcune testimonianze d’epoca saranno interpretati da: Raffaele Feliciello, Gina Morgante, Maria Rita Damiani, Elisabetta Casale.
Risuona, forte, l’eco di parole importanti: “La musica, un concerto può essere un ritorno al passato e insieme una ripartenza: la musica può fare di queste magie”. Con questo liet motiv la serata musicale ad ingresso libero vuole essere un omaggio a tutti per sentirsi, sentirci una comunità.
Vediamo più da vicino i protagonisti:
Il coro polifonico “Il Madrigaletto” è diretto da Nicolò Iucolano già alla sua fondazione, avvenuta nel 2011 all’interno del Conservatorio di musica “Respighi” di Latina. In questo concerto sarà accompagnato dal Quintetto di ottoni “Città di Priverno”,due trombe, corno, trombone, tuba, una nuova formazione composta dai musicisti:Giulia Porcelli, Gabriele D’Amici, Lorenzo Di Bari, Gian Marco Santoro, Angelo Peluso.Sarà inoltre presente Maira Finotti, Flauto Dolce. Questi giovani provengono tutti dal conservatorio pontino, i cui migliori studenti oggi lavorano in importanti teatri italiani e stranieri.
Il Maestro Nicolò Iucolano, comincia lo studio del pianoforte a soli 9 anni e da subito fu attratto dall’arte della composizione. Ha seguito importanti studi di formazione laureandosi in Teologia con l’impegnativa tesi: “Ateismo contemporaneo e cristiani anonimi”. Consegue la laurea in Lettere presso la Sapienza di Roma seguendo l’indirizzo di Tradizioni popolari, Etnomusica e Storia della musica, si diploma in Pianoforte presso il Conservatorio di Frosinone. Molte delle sue opere sono state presentate dalla Rai e da Radio Vaticana. Titolare della cattedra di “Teoria, ritmica e percezione musicale” presso il conservatorio di Latina.
“Quest’evento – si legge in una nota degli organizzatori – è l’occasione per ascoltare e apprezzare delle musiche intramontabili, anche, grazie all’impegno che negli ultimi tempi il coro polifonico Il Madrigaletto e il suo direttore Nicolò Iucolano hanno profuso nello studio di alcune tra le più significative musiche del Rinascimento; tutto il programma è finalizzato a fornire un quadro delle caratteristiche salienti di quello che è stato definito “il periodo d’oro della polifonia corale” e, nel contempo, attraverso quella musica, restituire uno “specchio” veritiero, un “ritratto” a tutto tondo della società del tempo toccando i variegati aspetti della vita dell’epoca.
I contemporanei hanno paragonato a Donatello e a Michelangelo alcuni dei musicisti che saranno eseguiti, vale dunque la pena conoscerli questi musicisti e approfondirne la conoscenza superando quella idea “ingenua” che solo la musica del presente ci rappresenti. Che è come dire che siamo nati oggi.
In realtà il presente affonda nel passato della vita dei popoli, e così è in letteratura, nelle scienze, nella storia delle idee, nelle arti figurative, come anche nella musica. “Noi siamo” anche la musica del Rinascimento: attraverso i classici possiamo scoprire di essere antichi e moderni, italiani ed europei, archeologi proiettati nel futuro. La storia è sempre contemporanea”.