Presso la Domusculta di Norma la presentazione del progetto: “Il cammino di Papa Gioacchino – un viaggio, una giuda sulle tracce di Leone XIII°”
a cura di Cora Craus –
Sabato, 25 febbraio alle ore 17,30, presso la sede dell’associazione Domusculta di Norma Giuseppe Ciavolella e Antonio Scarsella presenteranno il percorso Il “Cammino di Papa Gioacchino – Un viaggio, una guida nella natura, nella storia, nei luoghi della fede, sulle tracce lasciate da Leone XIII°”.
Oltre ai due autori Giuseppe Ciavolella e Antonio Scarsella, interverranno il professor Stefano Vacca dell’Ecomuseo del Lazio Virgiliano, l’Amministrazione Comunale e la Associazione Domusculta di Norma. Letture a cura di: Alessandra Corvi, Elisa Guarnacci, Vita Giglio, Maria Antonella Mancini, Vittorio Di Domenico. Durante la presentazione si potrà ammirare una mostra fotografica legata al percorso.
Il progetto è un itinerario naturalistico, in 5 tappe, da Cori a Norma a Montelanico, a Carpineto, a Maenza e infine a Fossanova, che vuole far conoscere i “luoghi” frequentati dal pontefice, i percorsi naturalistici, il patrimonio culturale, storico e i luoghi della fede situati lungo il percorso.
“La “Guida” svolge – scrivono gli organizzatori – questo compito: fa conoscere Papa Gioacchino Pecci e il suo tempo, fa conoscere gli anni della unificazione italiana e del Plebiscito, i luoghi storici e della fede che il percorso comprende.
Papa Gioacchino Pecci, nacque a Carpineto Romano nel 1810 e morì a Roma nel 1903. Una figura particolare: il primo papa eletto dopo la fine del potere temporale della chiesa, dopo la presa di Porta Pia del 1870, il papa che ha traghettato la Chiesa nel XX secolo, il papa della famosa enciclica “Rerum Novarum”. (Il documento diede nuovo (N.d.r) slancio all’impegno dei cattolici nel campo del volontariato e contribuì alla fondazione di associazioni di lavoratori, cooperative, banche rurali, fino a giungere alla fondazione di partiti politici ispirati al cattolicesimo sociale)
Quello che molti non conoscono – proseguono gli organizzatori – è il legame tra il papa e i suoi luoghi natali. La madre di Gioacchino era di Cori. Viveva, oltre che a Carpineto, spesso, nel palazzo dei Pecci situato a Maenza. Forte il suo legame con tutte le comunità Lepine e con Tommaso D’Aquino, quindi con Fossanova e Valvisciolo.
Gli anziani, fino a non più di qualche decennio orsono, lo chiamavano “papa Gioacchino”, proprio per il suo attaccamento identitario ai Lepini”.
IL Progetto è stato realizzato dalla Associazione Cammino odv in collaborazione con Ulisse.Net