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Primo o secondo figlio, esiste davvero il preferito di famiglia?

di Luisa Belardinelli –

Una ricerca che mi ha davvero incuriosito molto in questi giorni, destando in me molte perplessità…

Katherine Conger, docente di sviluppo umano e studi sulla famiglia presso l’ateneo dell’Università della California, ha coordinato una ricerca sociologica davvero sorprendente. Lo studio è stato condotto su 384 famiglie (768 genitori) con 2 figli nati a una distanza massima di 4 anni l’uno dall’altro. Il 70% delle madri e il 74% dei padri ammette ai ricercatori di avere un favorito. Nessuno specifica qual è il prediletto, ma il segreto non regge perché a smascherare i genitori sono proprio i figli. A tutti i bambini coinvolti nell’indagine è stato chiesto se sentivano di essere trattati da mamma e papà in modo diverso rispetto al fratello o alla sorella, e se questo ha inciso sulla loro autostima. Il risultato è stato che i secondogeniti erano più inclini a riferire bassi livelli di sicurezza in se stessi, a causa dei favoritismi percepiti per il primo nato. (fonte dati adnkronos)

“La nostra ipotesi di lavoro era quella opposta – spiega la docente Katherine Conger –  ovvero che i bambini più grandi potessero sentirsi più colpiti da un trattamento preferenziale riservato ai piccoli di casa, proprio a causa del loro essere più grandi e più forti, quindi meno bisognosi di protezione e rassicurazioni. Invece è risultato il contrario”.

Ma allora il figlio prediletto esiste davvero? Secondo la scienza il preferito c’è e, stando alle probabilità della ricerca, è proprio il primogenito, maschio o femmina che sia.

Sarà vero? E quali le cause scatenanti in merito a queste preferenze? Troppe domande a cui sarà difficile dare forse una risposta. L’affetto credo non si possa quantificare o ‘sondaggiare’, penso che fare i genitori sia uno dei lavori più difficili al mondo e che bilanciare un sorriso, una coccola o un regalo non sia un atteggiamento naturale. A voi genitori un pensiero al riguardo.

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