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Roma. Roberto Kunstler in “Davanti alla fine del mondo” concerto al teatro Arciliuto

Di Cora Craus –

Domenica 27 settembre alle ore 18 presso il teatro L’Arciliuto di piazza Montevecchio,5 a Roma si svolgerà il concerto di Roberto Kunstler “Davanti alla fine del mondo” i brani sono liberamente ispirati all’omonimo libro del filosofo e scrittore pontino Mauro Cascio.

L’evento è promosso dall’Ass. La Voce di Lei, l’Ass. L’Edera, e L’iniziativa Repubblicana e L’Almanacco Repubblicano. Tra gli ospiti: lo sceneggiatore, scrittore e cantautore Massimo Ricciuti Il cui album “Storie” ha letteralmente commosso e conquistato il mondo. Molto atteso l’intervento del giornalista – scrittore Jonathan Giustini, scrive su quotidiani, settimanali e mensili quali (II Giornale, L’Unità, Avvenimenti, Ultime Notizie, La Stampa), autore di libri di critica e storia musicale: “I cantautori e la letteratura”, di alcuni fascicoli monografici nella collana “Jazz e dintorni”. È responsabile del settore musica per il mensile europeo di cinema Filmaker’s Magazine.

Lo abbiamo ricordato l’evento nasce dall’incontro tra Roberto Kunstler e il libro di Mauro Cascio “Davanti la fine del mondo – Appunti filosofici sotto forma di storie per non morire” (ed. Tipheret – pag. 132 – € 11,40) di cosa parla il libro? Così lo definisce lo stesso autore: “Ecco, i termini per l’appunto. Chi ce lo doveva mai dire che chi avrebbe scritto la nostra fine ci avrebbe colpito non nelle cose, ma nel linguaggio. Le parole semplicemente smetteranno di significare, tutto qui. Niente teatro, niente spettacolo. Ho letto che sarà come addormentarsi. E la nostra coscienza sbiadirà, lentamente, non all’improvviso, come quando, appunto, ci abbandoniamo al sonno. Delle nostre parole perderemo pian piano il controllo, senza rendercene conto non saranno più nostre. E senza le parole a costruirci un senso noi non solo non potremo più dire, ma non potremo più nemmeno pensare. La fine del mondo non poteva essere una disgrazia qualsiasi, è giusto che abbia questa radicalità che non ti aspetti, che colpisca il cuore della vita umana. Il pensiero ci appariva semplice, finché non ci abbiamo riflettuto sopra. Abbiamo appreso la parola penso come, appunto, una parola. È il suo uso che non abbiamo mai imparato a descrivere. Che cos’è pensare? Un’attività? Noi ora stiamo pensando? Di qualcuno possiamo dire che corre velocemente, correre è senz’altro un’attività. Da piccoli ci dicevano di sforzarci di pensare, come se fossimo, metti, in bagno. Se io aggrotto la fronte e assumo un’aria grave vuol dire che sto facendo uno sforzo di pensiero? Che differenza c’era tra sforzarsi di correre più veloce e sforzarsi di pensare? Non ci siamo preoccupati poi tanto di quest’attività fantasma. Se lo avessimo fatto avremmo scoperto il significato della parola, proprio quello che perderemo. Un poco alla volta. Ma lo perderemo.”

Chi è Roberto Kunstler il vero, centrale, protagonista della serata musicale?

Roberto, laurea in Archeologia e Storia delle religioni del Vicino Oriente Antico, nasce a Roma il 25 settembre del 1960 e ancora liceale inizia a comporre canzoni e a suonare si esibisce per la prima volta al Folk Studio dove entra in contatto con i cantautori della scuola romana. Nel ‘84 esce il suo primo 45 giri “Danzando con la notte e col vento” il cui lato B, “Piccola regina del varietà”, vince nello stesso anno il Premio Rino Gaetano.

L’anno dopo partecipa al Festival di San Remo tra le nuove proposte con la canzone “Saranno i giovani” portando un messaggio di pace e libertà.  Roberto attraversa anni di grande formazione e successi. Un incontro artistico e umano di grande rilevanza avviene nel ’92 con Sergio Cammariere, un sodalizio che dura a tutt’oggi. Sono tantissimi gli album che pubblicheranno insieme a cominciare dal primo “I ricordi e le persone”. Insieme i due artisti scrivono per Paola Turci, Ornella Vanoni e tanti altri artisti italiani e stranieri. Kunstler inizia anche una proficua collaborazione con Alex Britti. Per il Festival cinematografico di Venezia collabora alla colonna sonora del film di Giuseppe Bertolucci. Sarebbe lunghissimo citare tutti i lavori, i premi, le prestigiose collaborazioni che costellano la carriera del cantautore. Poiché – si dice – che il lavoro più bello è sempre il prossimo non si può mancare al concerto di Domenica, 27 con “Davanti alla fine del Mondo”.

Si ricorda che il numero dei posti è limitato ed è consigliabile la prenotazione

Info e prenotazioni: Tel. +39 06 6879419 (dalle ore 16,00 in poi) mobile 333 8568464

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista