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Scuole Bassiano: in Provincia il Sindaco Guidi

di Elisabetta Calandrini –

Il caso sulla chiusura delle scuole a Bassiano, resta ancora aperto.

Un mese fa la Regione Lazio ha approvato una delibera di giunta e ha deciso che dal prossimo anno le scuole primarie e secondarie di Bassiano saranno chiuse. Negli ultimi anni il numero delle nascite si è ridotto e le classi che si formano sono numericamente inferiori a quello che prevede la legge, di fatto alcune sezioni sono state accorpate in un’unica classe. Quello che è accaduto subito dopo ha dato inizio ad una contestazione che ha visto attivi il Sindaco Domenico Guidi, i genitori degli studenti e tutta l’amministrazione affinché il plesso scolastico rimanga aperto.

La sua idea costruttiva per garantire lo studio ai bambini dell’Istituto è stata quella di invitare gli anziani del paese, privi di licenza media ed elementare, ad iscriversi a scuola. Nel giro di pochi giorni sono stati più di 50 gli anziani che si sono recati in Comune per la registrazione. La notizia ha fatto il giro del web, delle televisioni nazionali e dei giornali locali suscitando scalpore dentro e fuori il paese. I genitori, uniti più che mai in questa lotta, hanno organizzato svariate manifestazioni contro la possibilità di chiusura. “Bassiano non è paese che può permettersi di non avere una scuola”, diceva una mamma durante una conferenza stampa. ‘’Perché devo svegliare mio figlio, che ha solo sette anni, alle sei e mezzo del mattino, caricarlo su un autobus e vederlo tornare nel pomeriggio, quando potrei averlo qui e stare più sicura?”  Da considerare anche il problema della montanità, delle temperature che durante l’inverno si abbassano repentinamente provocando disagi ai trasporti pubblici con i quali gli studenti dovrebbero spostarsi. La Presidente della Provincia Eleonora della Penna che fin dall’inizio si è resa promotrice del caso, difendendo a denti stretti il paese lepino. ‘’Ho chiarito in più occasioni, anche sulla stampa, che come amministrazione saremo al fianco del Sindaco Guidi per tutte le iniziative che intenderà intraprendere per garantire alle famiglie e agli alunni di Bassiano la possibilità di frequentare la scuola primaria e secondaria di primo grado nel loro comune’’.

Proprio in queste ore l’amministrazione comunale di Bassiano, il Sindaco e alcuni genitori saranno attesi per un incontro in Provincia, nella speranza che qualcosa cominci a cambiare e a prendere forma. Il loro sfogo è stato racchiuso in una lettera, breve ma intensa: La nostra scuola è il primo edificio che s’incontra entrando in Bassiano; è il primo punto aggregativo dei nostri figli. Stazionano lì, prima ancora che suoni la campanella, scaldando le loro mani, perché d’inverno fa freddo. E ancora: Sopprimere la scuola è sopprimere il paese, la sua affaticata economia, la sua vitalità. Per molti di noi monoreddito o con più figli a carico, il costo aggiuntivo di uno scuolabus privato, sarebbe un aggravio sul bilancio familiare. Viva la scuola, abbasso la logica aziendale! Per questo gridiamo a quanti di voi sono uomini di legge di scovare qualsiasi appiglio per evitare la soppressione e a quanti di voi ci governano di non tradire la fiducia che abbiamo in voi riposto. Infine, da buon comitato, si firmano in lotta per il diritto allo studio di tutti gli studenti bassianesi.

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