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Sogin – Iniziativa “Open Gate”

di Arianna Salpietro –

Anche le centrali nucleari hanno il loro weekend a porte aperte con l’”Open gate”. È l’iniziativa con la quale la Società di Stato Sogin apre ai cittadini le porte delle quattro centrali nucleari di Caorso (Piacenza), Garigliano (Caserta), Latina e Trino (Vercelli) in fase di smantellamento per 320- 380 persone al giorno. L’evento si terrà, per la prima volta, il 16 e il 17 maggio 2015.

Sogin è la società di Stato responsabile di smantellamento, il decommissioning, degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, compresi quelli prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, un’attività svolta  per garantire la sicurezza dei cittadini, salvaguardare l’ambiente e tutelare le generazioni future. Le attività di decommissioning degli impianti nucleari consentiranno di restituire al territorio i siti liberi da vincoli radiologici.

L’iniziativa prevede due differenti percorsi di visita per le centrali di Caorso, Garigliano e Trino con un percorso a “zona controllata” che comprende il permesso ai minori (da sei anni in su) di visitare le centrali. Mentre per la centrale di Latina il percorso è a “zona non controllata”, all’interno di un impianto nucleare. Un ambiente di lavoro in cui è delimitato l’accesso, per motivi di protezione dalle radiazioni ionizzanti, per questo il regolamento vieta l’ingresso ai minori.

Dopo il fermo del programma nucleare civile italiano in seguito ai due referendum derivati dai disastri di Chernobyl e Fukushima, le nostre centrali elettronucleari sono oggi in avanzata fase di smantellamento. Il combustibile nucleare è stato portato quasi del tutto in Inghilterra e in Francia per il riprocessamento, operazione che consente il riutilizzo del 96-97% del materiale fissile.

L’iniziativa permetterà ai cittadini di verificare in prima persona lo stato dello smantellamento, l’ottima gestione delle procedure e della sicurezza e i programmi ancora da portare a termine nel 2028-2030, che prevedono lo smantellamento degli ultimi edifici sino al recupero delle aree, con la creazione di un Deposito Nazionale che sarà costruito all’interno di un Parco Tecnologico. Un centro di eccellenza, aperto a collaborazioni internazionali, dotato delle più moderne tecnologie per svolgere attività di ricerca e sviluppo nel campo del decommissioning e della gestione dei rifiuti radioattivi.

Il Deposito Nazionale consiste in un’infrastruttura ambientale di superficie, dove mettere in sicurezza tutti i rifiuti radioattivi: “un diritto degli italiani e un’esigenza del Paese” ma  non si è trovato un accordo per la sua ipotetica allocazione.

L’obiettivo dell’originale tour è quindi legato alla futura destinazione di quel 3-4% di materiale radioattivo che non si può recuperare col riprocessamento e che nei prossimi anni dovrebbe cominciare a rientrare in Italia, vetrificato in contenitori che dovrebbero essere destinati al Deposito Nazionale.

Un ulteriore obiettivo è far conoscere il lavoro di Sogin per completare lo smantellamento degli impianti nucleari, nel rispetto dei criteri di massima sicurezza, e di sensibilizzare sul tema della gestione dei rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito Nazionale. La sua realizzazione consentirà, infatti, di chiudere il ciclo elettronucleare nel nostro Paese.

Evento primo del suo genere, che aiuta a comprendere come avviene il delicato processo di decommissioning, spesso sconosciuto nelle sue dinamiche al grande pubblico. L’Open Gate, aprendo le porte delle centrali nucleari ai cittadini, conferma l’impegno di Sogin nel garantire informazione, trasparenza e partecipazione.

L’Open Gate nucleare è un primo passo per riaprire un discorso complesso e difficile, ma non impossibile.

 

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