Stoà 8-11 Forchetta&Pennello ospita l’arte della fotografia

di Arianna Salpietro –

foto di Mauro Silvagni 

 

Robert Doisneau una volta disse che “un centesimo di secondo qui, un centesimo di secondo là… anche se li metti tutti in fila, rimangono solo un secondo, due, forse tre secondi… strappati all’eternità” e con la fotografia questo è possibile. Noi facciamo delle fotografie per ricordare il momento, ma non ci ricordiamo che quel momento lo viviamo e se decidiamo di immortalarlo vuol dire che proprio quel preciso istante è perfetto. Quella stessa perfezione che vorremmo non smettesse di vivere.

La fotografia negli anni ha ritratto persone e momenti importanti, il bacio tra Erich Honecker e il segretario del PCUS Leonid Brežnev del 1979 che divenne un’icona della guerra fredda o quando il 1 dicembre 1991 l’immunologo Ferdinando Aiuti bacia pubblicamente la venticinquenne Rosaria Iardino, contagiata dal virus Hiv, per sconfiggere il pregiudizio dell’epoca. Steve McCurry che catturò gli occhi verdi della “Ragazza afgana” per anni senza identità ma quello sguardo racconta comunque la sua storia. Il fotografo freelance Jack Shahin scatta in terra proibita una donna che si toglie il burqa nero e libera non solo un’esplosione di colori del suo vestito ma anche la sua libertà. Dorothea Lange con le sue fotografie attirò l’attenzione della Rural Resettlement Administration, organismo federale di monitoraggio della crisi del ’29 che colpì non solo l’America. Diane Arbus ha ritratto gli esseri umani nella loro diversità, mentre Robert Capa nella loro crudeltà.

Stephen Litteword sostiene che “la fotografia è un istante catturato dai poeti del tempo. E’ scrivere gli attimi per regalarli al futuro”. Questo è quello che offrirà il locale Stoà 8-11 Forchetta&Pennello in via Cesare Battisti numero 21, giovedì 16 luglio alle ore 19:30. Gli scatti  di emergenti fotografi mostrano attimi di vita immortalati “per l’eternità”, il tutto accompagnato da buon cibo e beverage nell’apericena e nel dopocena. Gli ospiti della serata potranno votare la loro foto preferita eleggendo il miglior fotografo.

Foto di Mauro Silvagni –

 

L’evento è stato realizzato da ZPT Eventi, che si occupa dell’organizzazione di eventi sportivi, culturali e d’intrattenimento. Il gruppo di giovani organizzatori punta sulla cultura, sul riunire e far divertire le persone tutti i giovedì allo Stoà 8-11 Forchetta&Pennello. L’evento di questo giovedì sfrutta la bellissima location che calza “a pennello” con eventi artistici e culturali di questo genere. “La fotografia è un mondo affascinante ed è stupendo paragonare ed esporre lavori di diversi fotografi presenti nel nostro territorio – dichiara uno dei tre organizzatori – ognuno con il proprio modo di vedere il mondo”. Ma noi di ED Essere Donna ci chiediamo come nasce ZPT Eventi. “Nasce principalmente da una forte voglia e volontà di tre ragazzi a cui piace far divertire amici e conoscenti – continua l’organizzatore – e sognano di poterlo fare sempre per più persone con eventi di ogni genere. L’importante è sentirsi appagati vedendo i sorrisi delle persone che partecipano e sposano le nostre idee”.

Abbiamo posto alcune domande al proprietario del locale e artista, Leone Marcucci, che ci ha gentilmente dedicato il suo tempo.

Cosa è lo Stoà?

“Lo Stoà è nato dieci anni fa e abbiamo lottato contro ogni traversia e difficoltà che abbiamo incontrato ma siamo stati spinti dall’entusiasmo e dall’amore per la cultura. Oggi questo concetto è stato rivisto in chiave più attuale, non più il museo inteso come luogo statico visitato in silenzio ma un luogo in cui si partecipa attivamente alla vita del locale grazie all’apertura del bar 8-11. In questo modo ci può essere una forma di aggregazione con gli artisti di tutti i generi, che possono ritrovarsi a consumare e bere qualcosa scambiando delle opinioni o delle esperienze tra di loro. Anche perché poi, con i tempi che corrono, mantenere una struttura di questo tipo stava diventando sempre più difficile e il bar è diventato una risorsa per il locale”.

Cosa rappresenta per lei il lo Stoà?

“Rappresenta una valvola di scarico e di soddisfazioni che in questi anni ho avuto. È l’unico centro che ancora, qui nella nostra città, svolge attività culturali permanenti. Tutto senza l’aiuto di enti pubblici o altre iniziative”.

Che tipo di attività ospitate?

“Attività prettamente culturali, dal teatro alla danza, proiezioni cinematografiche. Abbiamo ospitato anche il Festival del cortometraggio, mostre di pittura d’arte visiva, teatro sperimentale e concerti dal vivo. Sempre attraverso l’utilizzo di questo spazio con le piccole risorse che riuscivamo a reperire da alcuni sponsor”.

Come è nata la collaborazione con ZPT Eventi?

“È nata in maniera del tutto spontanea, tramite conoscenze comuni. Ho trovato dei ragazzi “puliti”, sinceri e per bene che si sono trovati in armonia con i ragazzi dell’8-11 ed è nato questo sodalizio ”.

Perché realizzare questo contest fotografico?

“Questa mostra fotografica approvo l’idea che hanno avuto i ragazzi dello ZPT Eventi. Credo sia un evento che vada a favore loro e dei ragazzi dell’8-11. Lo Stoà che io rappresento sarà ben felice di collaborare e di portare con successo al termine di questo evento. Sono più che soddisfatto perché saranno presenti giovani fotografi esordienti e questo è proprio quello che noi vogliamo”.

Anche noi sposiamo l’arte della fotografia con ED Fotografa, una finestra su ciò che ci circonda. I nostri lettori ci hanno chiesto un maggior feedback con il nostro giornale così, mediante l’obiettivo della macchina fotografica, ci piacerebbe vedere il vostro mondo. Questo è uno spazio per chi ama l’arte della fotografia, non è necessario che voi siate obbligatoriamente dei professionisti, chiunque può lasciare un piccolo pezzo di sé per condividerlo con gli altri, pubblicando i propri scatti.  Potete inviare tutto al nostro indirizzo redazione@edesseredonna.it  quando volete.

Intanto vi aspettiamo numerosi giovedì 16 luglio allo Stoà 8-11 Forchetta&Pennello all’insegna dell’arte e del divertimento!!

                                                                                                       Foto di Mauro Silvagni –