Terracina, Borgo Hermada. Sarà il giornalista Fabrizio Giona a presentare il libro sui coloni pontini “Questo Piatto di Grano” di Giulio Alfieri
A cura di Cora Craus –
Il libro di Giulio Alfieri “Questo piatto di grano”, edito da Atlantide editore sarà presentato giovedì, 24 novembre alle ore 16.30 presso la sede del Centro sociale anziani Hermada in piazza IV novembre a Terracina, località Borgo Hermada. Ad affiancare e intervistare l’autore sarà il giornalista Fabrizio Giona, conoscitore del mondo colonico e già organizzatore di eventi culturali in tale settore.
L’evento rientra nell’ambito delle celebrazioni per il 30° anno di attività del Centro sociale anziani di Borgo Hermada a Terracina.
Il libro di Giulio Alfieri è dedicato alla storia dei coloni che negli anni Trenta si insediarono nei poderi dell’Opera nazionale combattenti sorti in Agro pontino in seguito alla bonifica della palude pontina. Terracina fu uno dei comuni maggiormente interessati dal fenomeno, qui sorsero infatti ben 323 poderi, la parte più rilevante proprio nella frazione di Borgo Hermada che all’epoca fu edificata e che ospitava l’importante “Azienda agraria dell’Hermada” con la funzione di gestire tutte le unità poderali terracinesi.
Migliaia di coloni, venuti dal nordest, soprattutto il Veneto e Udine, ma non mancavano i ferraresi e alcune famiglie proprio di Terracina che poterono anch’esse insediarsi nelle nuove abitazioni con annessa la terra. Chi erano quei coloni? Riscattarono i poderi o rinunciarono? Come vivevano? C’era ancora la malaria in quegli anni? Sono alcune delle domande cui cercherà di dare risposte l’autore della poderosa ricerca, basata sulla consultazione di migliaia di documenti presso l’Archivio centrale dello Stato e l’Archivio di Stato di Latina.
Chi è lo scrittore Giulio Alfieri?
Giulio Alfieri, classe 1957, abruzzese di origine, laureato in scienze politiche, vive e lavora a Roma per una importante assicurazione, collabora con l’Università di Roma Tre, e da diversi anni si è appassionato alle vicende dei coloni pontini, dando alle stampe nel 2014 la sua prima opera “La terra che non c’era”.
In questo secondo e assai più corposo volume, il lettore potrà apprendere una nuova narrazione dell’intero processo di colonizzazione, con una preziosissima appendice con l’elenco completo dei coloni, i capifamiglia, con paese di origine, anno d’arrivo, numero di podere e relativa località, numero dei componenti del nucleo familiare, esito del rapporto con l’Onc, ovvero se il podere fu riscattato o meno, e infine un originale apparato fotografico di 100 immagini inedite messe a disposizione dalle famiglie coloniche stesse