Terracina. Secondo appuntamento della quattordicesima edizione di Ecosuoni 2024 con il concerto “Dialoghi” di Zlad Trabelsi e Gabriele Coen
A cura di Cora Craus –
Grande partecipazione, nella bella ed accogliente chiesa di San Francesco a Terracina, per il secondo appuntamento della quattordicesima edizione di Ecosuoni 2024 con il concerto “Dialoghi” di Zlad Trabelsi e Gabriele Coen .
Dopo il grande successo del concerto dedicato ad Astor Piazzolla dell’Ensemble Crescendo e della Passeggiata Urbana alla scoperta di Graffiti antichi e Moderni a cura di Lara Ottocento, per il nuovo appuntamento, l’otto novembre, si è cambiato location, e spostati nella bella ed accogliente chiesa di San Francesco a Terracina. Un fitto programma iniziato alle ore 19,00 con la presentazione del libro, “CON ALTRI OCCHI-storie di migranti e migratori” a cura dell’autore, Giancarlo Ferri.
“In questo libro, si legge in una nota – si vede la vita come un viaggio per le strade del mondo dove in ogni sua traccia i nostri occhi possono goderne. Dal movimento e nel movimento essa si è evoluta, trovando la forma più adatta ad ogni angolo della Terra dove ognuno può prendere il meglio da ciascun essere che incontra in un prendere ed un dare. In ogni momento, di ogni giorno e di questo tempo, è in atto una migrazione e sarà così fin quando le risorse avranno la possibilità di ridistribuirsi sul pianeta, offrendo alla vita preziose occasioni per continuare a cercare equilibri nell’incessante cambiamento delle cose. Poche specie viventi sono esenti da una migrazione di qualche tipo, ma nessuna lo è davvero dalle difficoltà dell’esistenza. La specie umana è una di quelle che ha viaggiato di più nel corso della sua storia, ma è l’unica ad avere un enorme privilegio: la possibilità di studiare le migrazioni, per provare a svelarne i segreti, ma soprattutto quella di raccontarle.
Nell’estrema complessità del trovare le giuste soluzioni a grandi problemi, ascoltare le storie degli altri ci ricorda che non siamo soli e può essere, forse, un primo, umile passo per provare a guardare il mondo con altri occhi. Questa è l’essenza di questo interessante libro!”
Il consueto e atteso appuntamento alle ore 20,00 con lo spazio alla degustazione gastronomica a cura della Fattoria al Boschetto con ottimi prodotti del territorio.
Alle ore 20,30 il grande evento musicale della giornata con il concerto, “Dialoghi”, eseguito da tre straordinari musicisti, Zlad Trabelsi grande cantante, virtuoso dell’ Ud e costruttore di suoni live electronics, Gabriele Coen, al clarinetto ed al sax soprano, e Marco Loddo, al contrabbasso. Esponenti di punta rispettivamente della cultura musicale araba ed ebraica nel nostro paese, Trabelsi e Coen intessono un fitto dialogo musicale che rivela le comuni radici di questi due popoli del Mediterraneo, attingendo alla musica tradizionale ma anche proponendo proprie composizioni originali che guardano al mondo della moderna improvvisazione jazzistica, alla world music, al blues e al rock.
Sono coadiuvati nel loro dialogo dal contrabbasso di Marco Loddo, esperto jazzista e colonna portante del progetto. Non mancheranno omaggi alla musica occidentale dalle Cantigas de Santa Maria a Guillame de Machaut oltre a due capisaldi del repertorio jazzistico come Caravan (Duke Ellington) e A Night in Tunisia (Dizzie Gillespie).
Chi è il musicista Ziad Trabelsi?
Ziad Trabelsi, musicista, cantante, compositore, colonna portante dell’Orchestra di Piazza Vittorio, nasce a Tunisi nel 1976 in una famiglia d’arte. Suo padre è stato un importante musicista e compositore dell’Orchestra araba della Medina di Tunisi.Nel 1994 si diploma al Conservatorio. L’incontro con Roma, dove vive dal 2002, lo ha spinto a cercare un “dialogo” artistico tra la grande tradizione araba e le suggestioni musicali d’occidente: la canzone francese e italiana, ma anche il mondo delle songs e dei riffs provenienti dal rock e dal blues anglo-americano. Ziad, con il suo oud, il liuto arabo, mescola tutto ciò, mantenendo un profondo legame con le sue origini musicali. Nel 2002 – Diventa membro dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con cui inizia una collaborazione importante e duratura, come cantante e musicista, ma soprattutto come autore. Scrive molte delle canzoni e delle musiche di tutti i progetti dell’OPV. Compone anche per il cinema e per il teatro.Nel 2011 – Con la Casa Discografica “Flipper “esce l’album di sonorizzazione “Contemporary Maghreb” con Pino Pecorelli e Peppe D’Argenzio. Nel 2016, vince il bando Mibact Migrarte del Ministero dei Beni Culturali con il progetto musicale Liu’ud prodotto da Fabbrica Europa di Firenze. Il progetto Liu’ud è stato premiato come uno dei migliori progetti stranieri al festival di Loano 2017.
Nel 2017 con il bando Mibact Migrarte2017 realizza come direttore artistico “Almar’à” – L’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo, con la produzione di Fabbrica Europa, con la cooproduzione del Centro Culturale Tunisino e con l’Associazione Carthage Mosaik. L’orchestra Almar’à si è esibita a Firenze a luglio al “Festival au Desert” e a ottobre al teatro della Pergola all’occasione del progetto “Mediterri-amo” di Maurizio Scaparro. È in progetto la registrazione di un disco a breve.
Chi è l’artista Gabriele Coen?
Gabriele Coen, Sassofonista, clarinettista, compositore, didatta, Gabriele Coen si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea. Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico – con cui ha inciso 6 dischi per l’etichetta CNI, nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica. Nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori di cui due per la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn, la Tzadik Records.
Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini. Dal 2013 Gabriele Coen ha fondato un nuovo quintetto a suo nome con cui, dopo gli omaggi a Kurt Weill e John Zorn, propone un originalissimo omaggio a Leonard Bernstein, uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta. A gennaio 2020 è uscito il loro cd “Leonard Bernstein Tribute” per la rinomata etichetta Parco della Musica Records. A gennaio 2023 è uscito nuovo atteso lavoro Gabriele Coen Quintet “Sephardic Beat”, sempre per Parco della Musica Records.
Chi è l’artista Marco Loddo?
Marco Loddo, Contrabbassista autodidatta, studia privatamente armonia e teoria musicale. Consegue la licenza di teoria e solfeggio presso il conservatorio P. da Palestrina di Cagliari. Inizia l’attività musicale in sardegna collaborando con diverse formazioni di jazz. Nel 1998 si trasferisce a Roma dove inizia un’intensa attività nei jazz clubs della penisola.Partecipa ad importanti festivals tra i quali: European Youth festival (Ankara), Malta Jazz, Tremplin jazz (Avignone), Villa Celimontana jazz (Roma), Jazz in allen Gassen (Dachau -Monaco).
Attualmente insegna alla Najma, al Saint Louis College of music e alla Fonderia delle Arti a Roma. Partecipa inoltre a trasmissioni televisive (W il jazz, Vintage su rai 1), radiofoniche (la Stanza della musica- radio 3) e alla registrazione di colonne sonore per il cinema (Gli Indesiderabili, Piano Solo, Matrimoni e altri disastri: Sophia Ieri, oggi, domani -Documentario su S. Loren-) e per il teatro.
Vanta collaborazioni con Renzo Arbore, Enrico Pierannunzi, Stefano Di Battista, Steve Grossman, Fabrizio Bosso, Lilli Greco, Bobby Durham, Niki Nicolai, Ada Montellanico etc.