Ultimo appuntamento della rassegna @tNicolosi. Martedì 6 settembre, alle ore 20.30, andrà in scena nella storica piazzetta in Via Corridoni a Latina: “Mbira”
A cura di Cora Craus –
Martedì 6 settembre ore 20.30 nella piazzetta in Via
Corridoni 78, infatti, andrà in scena “Mbira” spettacolo finalista al Premio UBU 2019 dove si
è aggiudicato il premio come miglior spettacolo di danza.
“Mbira” con la regia e la coreografia di
Roberto Castello sulle musiche di Marco Zanotti, Zam Moustapha e Dembelè
indaga su quanto ha contribuito l’Africa a renderci quelli che siamo.
Per molti secoli europei e arabi hanno esplorato, colonizzato e convertito ogni angolo del pianeta. Oggi tante culture sono perdute e quella occidentale è diventata per molti versi il riferimento universale. Impossibile dire se sia un bene o un male o sapere se i colonizzati prima della colonizzazione fossero più o meno felici. Sta di fatto che il mondo è sempre più piccolo e meno vario, pieno di televisioni che trasmettono gli stessi programmi e di negozi identici che vendono prodotti identici dalla Groenlandia alla Terra del Fuoco, dalla California, a Madrid, a Riyad a Tokio.
Ma spesso nel processo di colonizzazione capita che il conquistatore cambi irreversibilmente entrando in contatto con la cultura dei conquistati. Di questo prova a parlare Mbira, un concerto per due danzatrici, due musicisti e un regista che, utilizzando musica, danza e parola, tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana.
Mbira è il nome
di uno strumento musicale dello Zimbabwe ma anche il nome della musica
tradizionale che con questo strumento si produce. “Bira” è anche il nome di una
importante festa della tradizione del popolo Shona, la principale etnia dello
Zimbabwe, in cui si canta e balla al suono della Mbira.
Mbira è però anche il titolo di una composizione
musicale del 1981 intorno alla quale è nata una controversia che ben
rappresenta l’estrema problematicità e complessità dell’intrico culturale e
morale che caratterizza i rapporti fra Africa ed Europa.
Mbira è insomma una parola intorno a cui si intreccia una sorprendente quantità di storie, musiche, balli, feste e riflessioni su arte e cultura che fanno da trama ad uno spettacolo che, combinando stili e forme, partiture minuziose e improvvisazioni, scrittura e oralità, contemplazione e gioco, ha come inevitabile epilogo una festa.
Mbira è insomma una parola che offre un pretesto ideale per parlare di Africa e per mettere in evidenza quanto poco, colpevolmente, se ne sappia, nella convinzione che il gesto più sovversivo oggi sia quello di ricordare che, prima di affermare certezze, in generale sarebbe saggio conoscere l’argomento di cui si parla.
Il teatro borghese nasce per i teatri, la musica pop per gli stadi. Progetti come Mbira nascono invece per tutti quei posti in cui c’è voglia e bisogno di distrarsi, divertirsi e stare bene senza necessariamente smettere di pensare o di porsi domande sul proprio ruolo e sul proprio rapporto con gli altri.
Restituire gli spazi del quartiere “Nicolosi” alla città
di Latina, far rivivere lo storico quartiere di fondazione con la musica, il
teatro, la poesia e il ballo, questo l’obiettivo della rassegna @tNicolosi.
L’interessante manifestazione estiva della città di Latina offrirà al pubblico,
martedì 6 settembre, l’ultimo appuntamento in cartellone per questa stagione.
La rassegna @tNicolosi è una manifestazione realizzata grazie alla sinergia di diverse realtà tra loro: Teatro Ragazzi, Regione Lazio, ATCL, ATER, Fondazione Roma, Associazione Spazio Culturale Nicolosi e Associazione Lestra, Comitato di Quartiere Nicolosi e dall’associazione Terre Pontine Autentiche.
Tutte le informazioni sulla manifestazione si possono trovare sul portale : www.spazioculturalenicolosi.it.