UNESCO: I “Mondi” delle transumanze, patrimonio vivente in cammino – La Transumanza nella Selva di Terracina dal ‘700 alla bonifica integrale. Raccontata da Carlo Rinaldi
A cura di Cora Craus –
A Roma Lunedì 11 marzo, dalle ore 9:00 fino al tardo pomeriggio, nell’aula “Giuseppe della Vedova” nel palazzetto Mattei di Villa Celimontana ci sarà anche il Club per l’UNESCO di Latina alla giornata studio, organizzata dalla Federazione Italiana dei Club per l’UNESCO (FICLU) e dalla Società Geografica Italiana.
La giornata proporrà il confronto tra molteplici attività di diffusione svolte o in itinere: escursioni, mostre fotografiche, produzioni di audiovisivi, esperienze didattiche delle associazioni che, in tutta Italia hanno trasformato l’eredità famigliare transumante in risorsa strategica, volano di nuove forme di patrimonializzazione etica e sostenibile.
Quattro le sessioni della giornata che si occuperà delle tradizioni, delle pratiche e delle innovazioni nelle transumanze nell’Italia settentrionale, centrale, nel sud e nelle isole. Molti i Club che hanno collaborato raccogliendo testimonianze e memorie. Per il nostro territorio, a relazionare su La Transumanza nella Selva di Terracina dal ‘700 alla bonifica integrale sarà il ricercatore storico Carlo Rinaldi, si parlerà di Terracina e del Parco Nazionale del Circeo. «La transumanza è uno dei beni immateriali che interpretano in toto il documento conclusivo dei lavori della conferenza UNESCO che si è svolta a Napoli a fine novembre 2023.
“Lo spirito di Napoli” per il turismo sostenibile delinea un percorso dove natura e cultura possono aiutare ad invertire i fenomeni legati al cambiamento climatico attraverso il coinvolgimento di molti dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda di Parigi, quale istruzione di qualità, inclusione sociale, salvaguardia del territorio, lavoro dignitoso e via dicendo: tutto ciò lo si ritrova nella transumanza – ha affermato Mauro Macale Presidente del Club per l’UNESCO di Latina – la transumanza racchiude il rispetto dell’ uomo e delle donne nei confronti degli animali e dell’ambiente il tutto sintetizzato nell’ottica di un turismo lento e sostenibile. Sono onorato di avere un testimonial di eccezione come don Carlo Rinaldi conosciuto per la sua preparazione e approfondimenti della materia che ha esternato già con sue pubblicazioni; a lui, per aver accettato l’invito di relazionare sulla transumanza nella Selva di Terracina il mio ringraziamento personale insieme a quello di tutti i soci del club per l’UNESCO di Latina».