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Trasgredire allunga la vita, parola di Umberto Veronesi

di Alga Madìa –

Non è uno di quei manuali con ricette miracolose, pozioni magiche ringiovanenti o dimagranti, palestre dove senza sudare e mangiando come un’ossesso dimagrisci fino al tuo peso forma, alla mitica 42. Umberto Veronesi, che tutti conosciamo essere un noto studioso, scienziato, oncologo di fama internazionale, mette insieme per noi, in un manuale imperdibile, un insieme di consigli, stili di vita e suggerimenti da tenere bene in mente, quasi da imparare a memoria.

Lui, che di raccomandazioni ce ne ha fatte tante, oggi ci regala un vero e proprio manuale per vivere più a lungo.

Umberto Veronesi, alla soglia dei 90 anni, resta l’instancabile sostenitore della prevenzione ed insieme a Marco Pappagallo decide di scrivere  “I segreti della lunga vita. Come mantenere corpo e mente in buona salute”, un libro per vivere bene, per vivere più a lungo.

Un decalogo che parla dell’importanza del cibo, dell’attività fisica, di uno stile di vita sano e attento, dei severi danni del fumo. Al Corriere della Sera, Veronesi rilascia una lunga intervista e alcune sue affermazioni sono sempre motivo di riflessione e di autoanalisi per tutti noi.

 

“Io penso che la mente abbia un’età indipendente da quella del corpo”, spiega veronesi, “ed è quella che più conta per la qualità della longevità. Se noi iniziamo da adolescenti, come ho fatto io, a porci delle domande, a mettere in dubbio tutto, a non dare niente per scontato e a impegnarci per costruire un nostro sistema autonomo di pensiero; se costruiamo per tutta la vita adulta a cercare, studiare, interrogarci; se non ci sentiamo mai “arrivati”; tanto più continueremo a essere mentalmente attivi anche da anziani. Io ho uno spirito ribelle, anticonformista: sono portato a trasgredire, cioè a non adeguarmi alle regole che non capisco e non condivido”.

Vita lunga ai trasgressori, a coloro che hanno il coraggio di dire no, quando una cosa non li convince, a coloro che non si omologano, in pratica a coloro che usano soltanto la loro testa. E lui dice infatti: “Il mio modo di essere e di pensare mi ha fatto spostare le età della vita. Ho creato l’Istituto europeo di oncologia a 65 anni, quando i miei coetanei andavano in pensione, poi la Fondazione per il progresso delle Scienze a 78 anni e oggi a 89 ho ancora nuovi progetti da realizzare”.

E poi parla della curiosità. Noi che abbiamo sempre pensato fosse qualcosa di negativo, un modo per impicciarci dei fatti altrui, scopriamo essere un dono prezioso insieme alla capacità di amare e di accogliere l’amore.

Anche lo stress, “inteso come l’essere molto coinvolti e pieni di obiettivi da raggiungere”, dice Veronesi, è un fattore pro longevità… “Resto convinto che ritirarsi dalla vita attiva sia un fattore aggravante dell’invecchiamento. Io vivo in overbooking permanente”.

A noi mangioni, che pensiamo di subire cali di pressione e di energia se non ci cibiamo almeno tre volte al giorno, dice sorprendendo tutti:  “Mangio una volta al giorno, poco e rigorosamente vegetariano, ma non ho mai affermato fosse una scelta dettata dalla salute. Pratico il digiuno una volta a settimana. È una pausa per il fisico e una forma di controllo del pensiero sul corpo, una base per concentrarsi mentalmente e meditare. Niente fumo, ho smesso appena ho capito i danni che provoca, e non ho mai fatto uso di droghe, di nessun tipo”. Ha smesso di fumare appena si è reso contro degli effetti nocivi sulla salute, ma non ha mai provato alcun tipo di droga. E sull’attività fisica dice: “Sono stato un grande sportivo, ora ho smesso perché danneggerebbe la mia salute”.

 

 

– Parte delle dichiarazioni del Prof. Veronesi sono tratte da una sua recente intervista al Corriere dell Sera.

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