“Caos”, di Emma Mazzuca
di Cora Craus –
“Caos” (ed. Bastogi – pag – 70 – € 8) di Emma Mazzuca è una silloge densa, ossimorica in cui i sentimenti giocano con le montagne russe dell’esistenza. L’autrice anche in questo nuovo lavoro conferma il suo coraggio nell’immergersi nelle profondità oscure della propria interiorità con versi che si alternano tra la limpida esposizione ed ermetiche emozioni.
Contrastanti impressioni s’impossessano del lettore man mano che si prosegue nella lettura di liriche piene di pathos, liriche costruite con la sicura maestria della parola. Attraverso le composizioni, nella ragnatela di una delicata filograna, emergono le letture, la cultura, le riflessioni sedimentate nell’anima dell’autrice.
“Caos” di Emma Mazzuca illustra una minuziosa topografia dei sentimenti e restituiscono al lettore pagine forti, intense.
“Siamo in presenza di testi – scrive Angelo Manuali, nella prefazione – che vanno alla ricerca di un linguaggio che crea innesti linguistici e semantici nuovi, i quali scaturiscono o emergono dal caos interiore e si fanno “stelle danzanti” per citare di nuovo Nietzche”.
Il libro è impreziosito da un’analisi critica di Francesco D’Episcopo che tra le tante riflessioni annota: “Ardua e accidentata è questa silloge, che sfida il caos per vedere riaffiorare una luce, che non appare però, si badi bene, rassicurante e, soprattutto, definitiva”.
Un ritratto folgorante ed incisivo dell’autrice attraverso i suoi versi appare nelle parole della post-fazione di Lia Bronzi: “…un soliloquio interiore, tra la sua anima, l’alterità, il mondo. Le tematiche sono svolte quasi sempre quali meditazioni o folgorazioni del sentire di un dettato scavato e sofferto”.
Lasciamo che siano direttamente alcuni versi della lirica “Caos” che dà il titolo alla raccolta a trasmetterci emozioni e curiosità verso l’opera di Emma Mazzuca. “…Guarda il tuo guardare mancante/ – specchio dentro il quale non mi specchio/ tu sconvolgi quest’ombra – tu crepiti/e quando credo di udirti – raggelo/gelida d’amore vivo nel centro mio di te/…”