Claudio Amendola: Ciak si gira, ancora Latina cornice di film importanti.
di Marina Cozzo –
Claudio Amendola torna alla regia con un film che girerà a Latina e dintorni. Questo rappresenta un bel traguardo per la Latina Film Commission della Provincia di Latina.
Dopo “La mossa del pinguino” Amendola, veste di nuovo la visiera da regista in un storia drammatica che vede come protagonisti oltre a lui anche Luca Argentero (con cui ha già lavorato nel film “Noi e la Giulia”).
Come cicerone nelle papabili ambientazioni pontine Amendola ha avuto al suo fianco il direttore della Film Commission, Rino Piccolo, il regista con tutta la squadra di produzione tra cui il location manager Maurizio Evangelisti (Il Papa buono, La omicidi), l’aiuto regia Simone Spada (Il professor Cenerentolo, Noi e la Giulia, Che bella giornata), lo scenografo Paki Meduri (Suburra, Gomorra la serie) e il produttore Caludio Bonivento (Pasolini, Un delitto italiano, Mery per sempre e altri ancora). Insieme hanno perlustrato la città di Latina e suoi comuni.
Questa occasione è per la città di Latina un bel traguardo: finalmente la nostra città viene identificata per sè stessa e non come una estensione di roma o la sua periferia, ma anche per la Latina Film Commission è indubbiamente un bel successo perché, pur praticamente senza fondi, riesce ad essere elemento catalizzatore di importanti produzioni televisive e cinematografiche, cosa di grande incentivo per lo sviluppo dell’economia e del turismo delle località pontine.
Con Amendola è davvero un gran passaggio: egli torna per la seconda volta alla regia, dopo la “Mossa del pinguino” e dopo più di 33 anni di di cinema e televisione.
L’attore romano, figlio del grande doppiatore Ferruccio Amendola e Rita Savognone, ha lavorato come commesso e manovale, dopo la terza media. Ha esordito nel piccolo schermo a diciannove anni con il ruolo di un pugile ebreo nella miniserie “Storia d’amore e d’amicizia” del 1982. Da lì tante commedie, per poi conclamarsi attore maturo, di grande successo e sempre pronto al prossimo “Ciak”.