Semifinalista Premio Strega 2015. Storia della bambina perduta
di Cora Craus –
L’amicizia tra due donne è il filo conduttore scelto da Elena Ferrante nella saga de “L’amica geniale”, di cui “Storia della bambina perduta” è il quarto ed ultimo volume.
I personaggi, creati da Elena Ferrante, in questa saga, sono veri e propri scrigni che racchiudono i più infiniti, nobili ed infidi sentimenti; capaci di smuovere il sentire, la vita inconscia, interiore del lettore, di coinvolgerlo fino al punto da trasformarlo in “tifoso” di questo o quel personaggio. D’altronde – ci ricorda, l’autrice –“ogni rapporto intenso tra esseri umani è pieno di tagliole”.
Storia, o, meglio storie, narrate da un punto di vista femminile e femminista che vuol dire: “trasformare piccoli eventi privati in riflessione pubblica”. Man, mano che si procede nella lettura si riscopre la forza formatrice, idealista e pragmatica dello scavo in sé stessi, vero filo d’Arianna dei collettivi femministi…di antica memoria e di nuova, attuale ed urgente necessità.
Conosciamo un po’ più da vicino le due protagoniste: Lina Cerullo, detta Lila e Elena Greco, detta Lenù. Tutte e due hanno lottato per uscire dal rione natale alla periferia di Napoli. Elena è diventata una scrittrice di successo, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e torna a Napoli per inseguire un amore giovanile di nuovo centrale nella sua vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristi, ma si è costruita un’importante carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo naturale e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale ed influente nel rione.
Le due protagoniste Lila e Lenù, due figure di donna opposte e complementari in “Storia della bambina perduta” (ed. e/o – pag.450 -€ 19,50) chiudono le fila di sessant’anni di amicizia conflittuale e profonda; ma è anche lo specchio, lo srotolarsi di una realtà sociale e politica del nostro paese. “Erano anni complicati. L’ordine del mondo dentro cui eravamo cresciuti si stava dissolvendo. [.] Lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e la logica del massimo profitto, che prima erano ritenuti un abominio, erano tornati a essere ovunque i cardini della libertà e della democrazia. Intanto, per via legale e illegale, tutti i conti rimasti aperti dentro lo Stato e dentro le organizzazioni rivoluzionarie si stavano chiudendo con mano pesante”.
Non ritorneremo sul “mistero Elena Ferrante”, ovvero chi è Elena Ferrante? Chi si nasconde dietro questo nom de plume, nome d’arte, come si usava dire una volta? Già, chi si nasconde, un uomo, una donna, un collettivo, stile Wu Ming in salsa napoletana? Noi, ne abbiamo scritto diffusamente su ESSEREDONNA-magazine nel precedente articolo dedicato al libro “La frantumaglia”.
“L’amica geniale”, una quadrilogia che ha conquistato milioni di lettori e facendone il caso editoriale più clamoroso del momento. Molti critici la considerano la nuova Jane Austen. Nel 2014 il Foreign Polcy’s statunitense ha messo Elena Ferrante tra i cento più influenti pensatori a livello mondiale
Presentato da Roberto Saviano e Serena Dandini, “Storia della bambina perduta”, è tra i 12 semifinalisti del Premio Strega 2015.