Thriller, arte e letteratura. Lucia Bruni, “Le pianelle di Masaccio”
di Cora Craus –
Un bell’intreccio di arte, letteratura e thriller si snoda nel romanzo di Lucia Bruni “Le pianelle di Masaccio”, e l’ampio uso del fiorito vernacolo fiorentino regala brio e fascino al racconto. La Costruzione del romanzo ricorda un palcoscenico teatrale: un folto gruppo di donne si muove e fa muovere una variegata e colorata folla di personaggi in una nube di suspense.
Lucia Bruni potremmo definirla una “narratrice specialista” perché non a caso tutti i suoi romanzi prendono spunto da grandi pittori e sono ambientati esclusivamente nella campagna Toscana dell’Ottocento. “Era in uso a quel tempo, cioè nel Quattrocento”, spiegò in sollucchero Chiacchiere e penne, “che le puerpere di famiglie importanti venissero omaggiate con il dono cerimoniale di un grande vassoio, chiamato desco da parto, che doveva servire per portare le vivande alla nuova mamma. Era spesso dipinto sui due lati da pittori scelti fra i migliori del momento. Masaccio ne eseguì uno molto bello ed espressivo, una tempera su tavola, dipinta, appunto, da entrambi i lati che celebrava in dettaglio l’aria festosa di quella casa per l’arrivo del nascituro”.
“Le Pianelle di Masaccio” si snoda tra magia e realismo popolare così bene espresso dalla protagonista Esterrina, contadina-detective, soprannominata, in paese, “la Stramba”.
In questo libro si fondono e si confondono in un magnifico affresco i confini fra thriller, arte e letteratura qua e là puntellato dalle citazioni di nomi, opere di artisti e letterati famosi tutto perfettamente innestato nel cuore della storia. Ne viene fuori una esposizione preziosa e accurata dove, in modo esauriente e leggera, l’autrice regala tante piccole scintille di Storia dell’Arte e ampi sprazzi sulla realtà sociale contadina toscana del tardo Ottocento.
Dalla quarta di copertina: “Siamo nel 1889 e mentre in Toscana si fatica nei campi in un giugno operoso – allietato solo da una compagnia teatrale che diverte con i propri spettacoli – la scomparsa di Tosca, dama di compagnia di una marchesa, mette il paesino in allarme. E soprattutto inquieta Esterrina, contadina con un fiuto da segugio…”
Chi è l’autrice?
Lucia Bruni è nata a Quintino Fiorentino, è storica dell’arte e giornalista. Con la stessa casa editrice la “Dario Flaccovio” ha pubblicato altri tre romanzi gialli: “Il segreto Di Raffaello”, “Pontormo e l’acqua odorosa” “Benvenuto Cellini e il ricciolo indiscreto”, tutti ambientati nella Toscana dell’Ottocento. Lucia Bruni fa parte dell’Archivio delle scrittrici toscane ordinato presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Firenze. Per l’approfondita ricerca linguistica e l’attenzione al costume e alle tradizioni toscane, i suoi libri si trovano presso la Biblioteca dell’Accademia della Crusca.
Le pianelle di Masaccio, di Lucia Bruni – edizioni Dario Flaccovio – pag. 207 – € 16,50