ED Cultura

La Frantumaglia

di Cora Craus

“ Quando ho stampato il mio primo libro, non avevo pensato all’effetto che avrebbe avuto l’assenza fisica dell’autore, se gettata nel bel mezzo della guerra diffusa per guadagnarsi un’immagine fisica riconoscibile, un corteo di fans. D’altra parte io credo che il vero lettore non vada confuso con il fan. Il vero lettore, penso, cerca non la faccia friabile dell’autrice in carne ed ossa che si fa bella per l’occasione, ma la fisionomia nuda che resta in ogni parola efficace”. ( pag,234)
È un brano tratto da: “La frantumaglia” di Elena Ferrante ed. E/O.€ 9
Chi è Elena Ferrante? Di lei si sa che è nata a Napoli nel 1953. In molti sussurrano che dietro questo pseudonimo ci sia Domenico Starnone, autore di “Via Gemito” uno dei libri più belli della letteratura contemporanea; altri affermano essere, Anita Raja …la moglie, nonché editor della casa editrice E/O e traduttrice, per l’Italia, delle opere di Christa Wolf. Curatrice di tutti i scritti di Elena Ferrante.
Lasciamo il mistero, il gossip e torniamo alla “Frantumaglia” un libro intervista, realizzato rigorosamente via e-mail, dove Elena Ferrante tocca temi dolorosi come la ricerca d’identità femminile, la tormentata identità materna di volta in volta rifiutata, temuta, aspettata come un “miracolo”, vissuta come un buio tunnel. Qui trova spazio un’analisi spietata del rapporto madre-figlia fuori da qualunque stereotipato clichè.
Nel libro troviamo il bel carteggio con Mario Martone, avvenuto, durante la lavorazione del film “L’amore molesto”. Protagoniste, del film, una strepitosa Anna Bonaiuto ed un intensa Angela Luce. Scrive Mario Martone: “ Gentile signora Elena Ferrante, questa che le invio è la terza stesura a cui sto lavorando. Come può immaginare, ce ne saranno altre che via via registreranno modifiche, idee nuove, cambiamenti legati allo sviluppo dei personaggi o alla scelta degli ambienti. Una sceneggiatura infatti è un po’ come una mappa: più è precisa, più rende libero il viaggio che comincia con le riprese del film. Fino a quel momento, non si finisce mai di lavorarvi.” (pag.24)
[.] Risponde Elena Ferrante: “Caro Martone, quest’ultima stesura mi convince ancor più di quella precedente, ma mi è difficile spiegarle con chiarezza perché. So solo che sono riuscita a leggere il suo testo con una intensità e una partecipazione che il mio (testo n.d.r) per ora mi nega. Più lei reinventa “L’amore molesto”, più io…..”(pag. 32)
Anche dal suo secondo romanzo “I giorni dell’abbandono” Roberto Faenza ne è ha tratto un film interpretato da Margherita Buy e Luca Zingaretti.
“La Frantumaglia – leggiamo nella quarta di copertina- ci porta nel laboratorio di Elena Ferrante, ci permette di lanciare uno sguardo dentro i cassetti da cui sono usciti i suoi tre primi romanzi, “L’Amore molesto”,  “I giorni dell’abbandono” e “La figlia oscura” offrendo un esempio di passione assoluta per la scrittura.
La scrittrice risponde a non poche delle domande che le hanno fatto i suoi lettori negli ultimi quindici anni. Dice, per esempio, perché chi scrive un libro farebbe bene a tenersi in disparte e lasciare che il testo faccia il suo corso. Dice delle gioie, delle fatiche, delle angosce di chi narra una storia e poi la scopre insufficiente. Dice dei suoi rapporti con la psicanalisi, con le città in cui è vissuta, con l’infanzia come magazzino di mille suggestioni e fantasie, con la maternità, con il femminismo.” La Frantumaglia” è l’autoritratto narrativamente vivacissimo di una scrittrice al lavoro.

Previous post

Diario di una ragazza e di un suo ricordo

Next post

Scoprendo Terracina. La maestosità di un porto dimenticato.

Cora Craus

Cora Craus

Giornalista