L’amore per il mare di Ilaria Molinari, apneista pontina
di Marina Bassano –
Istruttrice Apnea Academy, pluricampionessa italiana FIPSAS (Federazione Italiana Pesca sportiva e attività subacquee), quattro convocazioni nazionali, vicecampionessa italiana 2013 con 77 metri, premi Atleta dell’anno 2003 dall’Assessorato allo Sport di Latina e Donna nel Lazio 2004 dalla Regione, solo per citarne alcuni, presidente della sezione Marevivo di San Felice con progetti di sensibilizzazione verso il mondo marino. Questa l’incredibile storia sportiva di Ilaria Molinari, apneista pontina.
“Nel 2000 ho iniziato le immersioni con Umberto Pelizzari in Sardegna. L’ultimo giorno sono scesa 25 metri. Uscita dal corso Apnea Academy ho partecipato ai mondiali ad Ibiza con la nazionale, siamo arrivate terze”.
“Qui c’è un’ottima visibilità, due miglia fuori San Felice già ci sono 80 metri di fondale a disposizione, ma manca una società di riferimento e mi piacerebbe creare in futuro un gruppo. La mia specialità, l’assetto costante, è considerata la più pura. Si scende e risale a pinne lungo un cavo guida che si può toccare solo quando sul fondo decidi di invertire il senso di marcia; costante perché il peso in cintura rimane invariato sia in salita che in discesa. La preparazione per una gara inizia un anno prima, con attività aerobica, apnea in piscina e poi in mare con profondità e pesi graduali, si diminuisce man mano la quantità dei tuffi per puntare sulla qualità”.
La vita è sempre pronta a sorprenderti, e stavolta, come è giusto che sia, la sorpresa arriva nel mezzo di una gara internazionale alle Bahamas, nella dolina più profonda del mondo, nel 2009. Scopre di essere incinta e interrompe le gare. I giudici le rilasciano un attestato di partecipazione:
“the world’s deepest fetus!”
“L’apnea è un bel mondo a livello umano, di persone semplici che amano il mare, siamo suoi ospiti e se vuole ci accoglie e ci fa andar giù. Ho ancora voglia di sentire l’abbraccio del mare e il contatto esclusivo con esso: io, l’acqua salata, il silenzio assoluto che con l’aumentare dei metri e della pressione porta pace anche dentro la mia testa”.