ED Abitare l'Agro PontinoED Cultura

Littoria, vanto politico e culturale.

Marina Cozzo –

L’intera opera di bonifica integrale rappresentava una sfida immane sotto tanti punti di vista, come si può ben immaginare, che, tuttavia, onore al merito, Benito Mussolini con la sua grande tenacia e con la sua forza economica e politica era riuscito a vincere.

Il duce aveva realizzato un vero e proprio miracolo con la redenzione dell’Agro Pontino.

Così, dopo la fondazione di Littoria, l’Agro Bonificato venne visitato da molti celebri e illustri personaggi della compagine politica mondiale.

Con il pretesto di  rendere omaggio alla Città Nuova, essi tentavano di carpire i segreti di quel nuovo piccolo mondo, portatore di risorse economiche invidiabili:  i posti di lavoro erano aumentati e la situazione economica era effettivamente florida e orientata verso un aumento del benessere di chi ci viveva.

A pochi mesi dall’inaugurazione di Littoria, dunque, la regione pontina divenne meta di un vero e proprio “pellegrinaggio” di politici e tecnici interessati e pronti ad esaminare la nuova situazione creata dal Fascismo.

Così vi fece visita: il re Vittorio Emanuele III, Umberto di Savoia, nel 1933 giunse con la delegazione argentina e il cancelliere federale austriaco von Papen; Maksim Litvinov, esperto diplomatico sovietico, membro del comitato centrale del partito comunista e commissario del popolo per gli affari esteri dell’Urss; Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda del Reich, uomo di fiducia di Hitler; il primo ministro ungherese Goemboes e l’anno seguente Thaon De Revel e la famiglia reale del Siam affiancata da una commissione scientifica.
L’opinione pubblica estera venne positivamente impressionata da quell’evento straordinario della Bonifica Integrale e dalla fondazione delle Città Nuove.

Del resto, l’area pontina fu il teatro di quella cultura classica e di quelle generazioni che avevano incontrato l’ambiente delle paludi nelle metafore di molti artisti e il nuovo aspetto e assetto culturale la rendevano, agli occhi di quegli illustri visitatori forestieri, un ameno giardino in cui coltivare sogni e speranze di un nuovo popolo e Città Nuove.

 

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Marina Cozzo

Marina Cozzo

Giornalista