Lo spettacolo del Latina Danza Festival
di Arianna Salpietro –
Domenica scorsa, 3 aprile 2016, sono andata alla rassegna del Latina Danza Festival al PalaBianchini in via dei Mille, prima manifestazione amatoriale e promozionale organizzata dal comitato provinciale Opes. Il palazzetto era in pieno fermento, i ballerini seduti accanto a me dichiaravano la loro emozione e allo stesso tempo preoccupazione poco prima dell’esibizione. I costumi, le acconciature e tutte quelle scarpette mi trasportavano dentro il film “Il cigno nero” con protagonista la talentuosa Natalie Portman, ma questa volta il finale è stato decisamente happy. Mentre i genitori erano già pronti ed estasiati, il resto del pubblico si godeva lo spettacolo in un alternare di musica e di generi con ballerini di tutte le età.
Non solo danza apre il Festival con il brano Born it up della coreografia di video dance – Hip Hop sotto la guida di Tiziano Vecchi. Subito dopo è il turno del coreografo del Centro Sportivo Studio Dance, Mauro Silvagni; mette in scena le proprie bambine che in End of time di Beyoncé in stile Modern Jazz conquistano il pubblico. L’Accademia balletto di Sonia Onelli porta sul parquet del PalaBianchini diversi generi, inizia l’insegnate Mara Caccioppola che si esibisce in un numero di pole dance, poi si cambia musica e si torna alle origini con Alice di Sonia Onelli a passi di danza classica e si intromette infine, The old grandfather, popping dance di Simone Bonanni. Progetto danza con Irreversibile, ci delizia con un pezzo di danza moderna orchestrato da Michele Merola. Body Center continua sulla scia moderna con To build a home di The Cinematic Orchestra di Orazi Evelina ed Emanuela Rango, seguita da Can’t feel my face di Claudia Finotti per video dance. Dopo Dalsognoalmito con la coreografia Mash up di Luigi Rosano si torna alla danza contemporanea di Isadora Centro Danza con il pezzo Requiem di Andrea Tassi. L’Anfiteatro di Latina porta La donna cannone e Luce di Elisa sotto il nome di Valeria Vallone e lasciare poi spazio a Micahela school in un pezzo di modern jazz con Volo di Michela Ambrosio. Inizia lo Show time di Barbara Milani e Marco Bertoli dell’MB Dance School accompagnati dal ritmo dei passi e della musica latino-americana dei coreografi Team, Sinkro Latin. Si cambia musica con l’Hip-Hop di Paolo Parmigiani e dei suoi ragazzi del TJC in Darwin. Cultura Mediterranea presenta Seviglianas di Francesca Coppettelli in un personale flamenco a due. Etoille presenta le piccole in I regali di Simona Napoleoni in un preparatorio di danza classica. il Centro Danza Don Bosco arriva al classico con Emotions di Barbara Tundini e Annamaria Mecozzi, in sfavillanti vestiti rossi e viola. Con l’inizio del secondo tempo torna Non solo danza ad aprire il sipario, con The end di Adriano Ottaviani in stile break dance. Ancora una volta il coreografo pontino Mauro Silvagni con i suoi ragazzi ci regala uno spettacolo con How it end in stile modern jazz grazie al Centro Sportivo Studio Dance di Linda Mautone. Continua Etoille con I can fly, possiamo volare con la danza contemporanea di Grazia Cundari. Successivamente è il turno di Cultura Mediterranea che presenta Fandango di Francesca Coppetelli in un altro flamenco. Ci avviamo alla conclusione del Festival e sono Dalsognoalmito con Undercover di Luigi Rosano e Michahela School con Let her go e If you want di Michela Ambrosio, a chiudere la rassegna prima del ritorno in scena del Centro Danza Don Bosco con il neo classico di Mecozzi&Tundini ed Etoille in The hat di Donatella Panascia a ritmo di funky.
“Questa manifestazione – spiegano gli organizzatori – conferma l’importanza che la Danza ha acquisito nella Provincia di Latina e si pone l’obbiettivo di valorizzare l’impegno costante delle scuole e dei relativi istruttori”.
Foto del corso avanzato del centro Sportivo Studio Dance di Linda Mautone