Ron Seguin Quartet in concerto a Latina, continua il jazz internazionale all’ex Stoà
di Redazione –
Il festival del Be Jazz Collective prosegue con nuovi ospiti di chiara fama nella scena jazzistica internazionale.
Domenica 8 Gennaio ore 18:00 presso il locale 8-11 (ex Stoà) in via Cesare Battisti 23 a Latina nuovo grande appuntamento con gli ‘Special Event’ del festival organizzato dal Be Jazz Collective di Latina, il collettivo formato da oltre 40 musicisti che da quasi un anno e mezzo promuove la cultura del jazz con un programma di concerti a cadenza settimanale che vede protagonisti, oltre agli stessi membri del collettivo, anche numerosi ospiti esterni, spesso esponenti di chiara fama della scena jazzistica nazionale e internazionale, come nel caso del contrabbassista e compositore Ron Seguin, che domenica ci presenta il suo progetto in quartetto, accompagnato da musicisti di altrettanto calibro quali Greg Burk al pianoforte, Ben Charest alla chitarra e Bruce Ditmas alla batteria.
Affermatosi come uno dei più stimati contrabbassisti sulla scena internazionale, Ron Seguin nasce a Ottawa, Canada, si trasferisce presto a Montreal dove affina e sviluppa la sua cultura jazz. Comincia da lì la sua carriera agli inizi degli anni ’80, facendo tournée in giro per il Canada, e poi negli Stati Uniti e in Europa. Tournée che lo hanno visto interpretare le sue performances al fianco di numerosi artisti di fama internazionale quali: Steve Grossman, Dave Liebman, John Faddis, Enrico Pieranunzi, Antonio Faraò, Keith Copeland, Sonny Greenwich, Billy Cobham, Maurizio Giammarco, Piero Odorici, Bobby Watson, Flavio Boltro, Pat Labarbera, Bob Mover, Terry Clark, Don
Thompson, Peter Leitch, Mitch Forman, Dewey Redman e Sam Notto.
Tra le tante esperienze il nostro band leader risulta molto legato all’Italia, anche per la collaborazione con Mia Martini. Un progetto pensato da Maurizio Giammarco nei primi anni ’90 per riproporre in una lettura jazzistica canzoni del repertorio di Battisti e del panorama internazionale. Seguin suonava il contrabbasso in quel disco che
anticipava di dieci anni il rilancio del vocal jazz in Italia e forse avrebbe prospettato una nuova carriera per la grande cantante calabrese. Un’ esperienza breve ma intensa che ha mantenuto legato Seguin al nostro paese, dove ha deciso tra l’altro di stabilirsi dedicandosi, parallelamente all’attività concertistica, anche alla didattica attraverso seminari di alto perfezionamento e jazz performance.
Non sono da meno gli altri protagonisti di questa domenica a cominciare da Greg Burk, pianista e compositore statunitense. Inizia il suo percorso musicale a 16 anni, nella fertile scena musicale di Detroit, suonando con veterani del bebop come Larry Smith, Marcus Belgrave e Roy Brooks, e con giovani leoni come James Carter, Rodney Whittaker e Gerald Cleaver. Ha proseguito i suoi studi musicali con artisti leggendari: Yusef Lateef, Archie Shepp, George Russell e, infine, Paul Bley, che lo ha incoraggiato a sviluppare e approfondire un suo suono personale. Oggi Burk vanta molti dischi a suo nome ed è apprezzato da musicisti e critici per il mélange tra tradizione e innovazione. E’ secondo la rivista Musica Jazz “Il pianista della sua generazione con la più originale concezione musicale”.
Ci sarà anche Ben Charest, virtuoso della chitarra e compositore di Montreal, con all’attivo collaborazioni con artisti quali Don Alias, Alain Caron e Anthony Jackson, ma impostosi anche nel settore della musica da film, con le sue imprevedibili performance con un assortimento stravagante di “strumenti”, come è accaduto nella colonna sonora per “The Triplets of Belleville, the made-in-Quebec” per cui ha avuto la nomination all’ Oscar per la canzone più originale.
Ultimo ma non ultimo, Bruce Ditmas alla batteria. Nato ad Atlantic (USA), ha cavalcato nell’arco della sua vita parte della storia del jazz: dalla Jazz Interaction Orchestra di Gil Evans a collaborazioni illustri con musicisti del calibro di Paul Bley, Pat Metheny, Chet Baker, Lee Konitz, solo per citarne alcuni. Sperimentatore di sonorità drum machine, è
riconosciuto come uno dei grandi batteristi di questo secolo.
Dunque lo ricordiamo, Domenica 8 Gennaio ore 18:00 come sempre presso 8-11 (ex Stoà) a Latina, Ron Seguin Quartet, quattro pilastri del panorama jazzistico internazionale, pronti a fondere le loro esperienze musicali in una performance di altissimo livello che arricchisce ulteriormente la programmazione concertistica promossa dal Be Jazz Collective. Evento speciale da non perdere.