Un excursus tra le organizzazioni insignite del premio Nobel per la Pace: “Comitato intergovernativo sul movimento climatico”
Di Cora Craus –
Nel 2007 il Premio Nobel per la Pace fu assegnato al Comitato intergovernativo sul movimento climatico con la seguente motivazione: “I loro sforzi per costruire e diffondere maggiore conoscenza sui cambiamenti climatici provocati dall’uomo e per porre le fondamenta per le misure necessarie per contrastare tale cambiamento”.
Cosa sono nello specifico i problemi legati al clima? È difficile condensare in poche parole le mille risposte necessarie alla domanda quello che però appare inconfutabile è l’inaridimento che coinvolge un quarto delle terre emerse del pianeta. Questo è quanto si può leggere nell’ultimo rapporto dell’IPCC, ovvero il Comitato intergovernativo sul movimento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change). Oggi, grazie a Greta Thunberg, i problemi climatici suscitano interessi, interrogativi, dibattiti a tutti i livelli e coinvolgono davvero la stragrande maggioranza delle persone.
Il problema del clima coinvolge “senza se e senza ma” tutta l’umanità al pari, o, forse, più di una guerra mondiale tanto che, qualche settimana fa “L’Osservatore Romano” a margine dell’ultimo rapporto dell’Ipcc titolava: “Il cambiamento climatico farà aumentare guerre e migrazioni”. Tra le tante osservazioni all’interno dell’articolo molto ci ha fatto riflettere leggere: “Si prevede che Asia e Africa avranno il maggior numero di persone colpite dall’aumento della desertificazione. I cambiamenti climatici possono amplificare le migrazioni. Eventi atmosferici estremi possono portare alla rottura della catena alimentare, minacciare il tenore di vita, esacerbare i conflitti e costringere la gente a migrare”.
L’Accademia di Oslo, vale a dire il comitato per l’assegnazione dei premi Nobel ha sempre mostrato una particolare sensibilità assegnando, nel corso degli anni, il premio a proposte e risoluzioni a determinati aspetti del problema. Quello del 2007 fu assegnato all’Ipcc ed ex equo ad Al Gore, vice presidente degli Stati Uniti sotto l’amministrazione di Bill Clinton. Sulla sua battaglia per il clima Al Gore scrisse un libro da cui fu tratto un documentario che in quello stesso anno vinse l’Oscar.
Ma il nostro primario interesse in questi cammei è per le organizzazioni; oggi è focalizzato su un organismo in cui confluisce il lavoro, su base volontaria, di migliaia di scienziati di tutto il mondo. “Una parte importante dell’azione dell’Ipcc – si legge su una pubblicazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – è la review, per garantire una valutazione oggettiva e completa di informazioni aggiornate”.
Cos’è e quando nasce l’Ipcc?
Il Comitato scientifico è nato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, la World Meteorological Organization e l’United Nations Environment Programme allo scopo distudiare i cambiamenti climatici, in special modo, il surriscaldamento globale.