Latina. La quinta edizione di “Latina Scalo in Corto” si trasforma in festival del cortometraggio. Appuntamento al cinema Enal
A cura di Cora Craus –
Da giovedì, 26 agosto presso il cortile del cinema Enal di Via della Stazione torna con la quinta edizione Latina Scalo in Corto, quest’anno con una importante novità: la rassegna si trasforma in festival del cortometraggio. Organizzato dall’associazione culturale Stefania Ferrari.
Per tre sere a partire dalle 21:00 saranno proiettati dieci cortometraggi, che saranno in gara tra loro e che a fine festival vedranno la premiazione del miglior corto – con premio della giuria tecnica e quello del pubblico – e del migliore interprete. I corti in gara, come previsto dal bando, sono tutti selezionati tra quelli girati nella Regione Lazio. La giuria tecnica è composta da Ilaria Palleschi, Matteo Santandrea e Alessandro Capuccio.
Protagonisti assoluti del festival saranno i corti, ma ci saranno anche intermezzi musicali e ad ogni fine serata le degustazioni di vino e di prodotti gastronomici a cura di aziende del territorio: i vini con Gelatilandia, La Strada del Vino dell’olio e dei Sapori della provincia di Latina, accompagnati da prodotti dei forni Manauzzi, Pistilli e Il Pane di Antonio.
“Nel 2017, quando abbiamo fondato l’associazione – afferma Massimo Ferrari, il presidente dell’associazione Stefania Ferrari, che ha organizzato il festival – il nostro scopo era di iniziare un percorso per promuovere la cultura nel territorio e nelle periferie, il tutto nel rispetto di quelle che erano le vere passioni di Stefania: il cinema e la musica. Adesso per la quinta edizione di Latina Scalo in Corto abbiamo fatto un ulteriore passo avanti: a partire da quest’anno infatti la rassegna si è trasformata in Festival del Cortometraggio. Come associazione vogliamo ribadire il grande impegno nel sostenere il decentramento culturale, opportunità di crescita per tutti, e la forte volontà che ci anima di fare rete con le altre associazioni del territorio. Ci gratifica il sostegno del Comune di Latina, che anche quest’anno ci ha rilasciato il patrocinio morale. Fare cultura nelle periferie è molto più difficile però vedo sempre più fermento e sempre più iniziative che vengono proposte nel panorama di Latina Scalo, credo che questa sia la strada giusta e i risultati ci stanno dando ragione”.
Diversi gli ospiti delle tre serate, presentate da Loredana De Paola. Ci saranno il regista e sceneggiatore Sergio Martino, che sarà intervistato da Matteo Santandrea; il regista Massimo Ferrari, che dialogherà con Riccardo Spiezia, i referenti dell’Istituto Vittorio Veneto – Salvemini, che parleranno del nuovo indirizzo scolastico “Servizi culturali e dello spettacolo”; Alfredo Romano dell’associazione Eleomai, che presenterà il documentario “Si dice Giàz”, ispirato alla vita e alla carriera del musicista Orazio Di Pietro.
Chi era Stefania Ferrari e le ragioni di un’associazione: Stefania Ferrari era una studentessa giovane ma già molto determinata, che nel suo percorso di studi ha dimostrato una particolare dedizione alle sue ‘discipline culto’, il cinema e la musica. Da qui si riparte: la divulgazione del sapere di cinema, con uno sguardo attento alle connessioni con le altre arti e con un approccio scientifico, non solo accademico, è la strada che si propone di percorrere l’associazione culturale che porta il suo nome. Con l’intento di condividere il più possibile, com’era nel modo di procedere di Stefania, si passa dalle proposte di formazione per giovanissimi per proseguire con rassegne di corti e proiezioni, destinate ad un pubblico quanto più possibile ampio, performance, musica e fotografia sono parte integrante delle manifestazioni pubbliche che andiamo a proporre. L’impegno è dunque anche nel sociale attraverso la collaborazione con l’Avis di Sermoneta, con la quale organizza donazioni straordinarie di sangue e con altre associazioni ed enti sempre nell’ottica della solidarietà.
Ingresso gratuito, con green pass. Gradita la prenotazione al numero 339.45954