Latina. Presentazione del libro “Un bel dì d’april…Sermoneta nei miei ricordi (1940-1950)” di Maria Rosaria Marchioni.
A cura di Cora Craus –
Venerdì, 1 aprile alle 18:00 presso la Casa del Combattente di Latina, in p.zza S. Marco, ultimo appuntamento della rassegna letteraria “Dove eravamo rimasti…” organizzata dalla casa editrice Atlantide, diretta da Dario Petti. Sarà presentato il libro “Un bel dì d’april… Sermoneta nei miei ricordi (1940-1950)” di Maria Rosaria Marchioni. Interverranno: la curatrice e figlia dell’autrice, Maria Assunta Fusco, docente presso il Campus dei Licei di Cisterna, Gioconda Bartolotta, curatrice editoriale della Atlantide editore e la sociologa Michela Milani, di origine sermonetana.
Maria Rosaria Marchioni, ex maestra elementare e bibliotecaria del comune di Sermoneta, classe 1936, in un agile e godibile volume ha raccontato gli anni della propria infanzia e adolescenza nel comune di Sermoneta. Un diario che restituisce i tempi che furono alle nuove generazioni permettendo la più profonda conoscenza della propria comunità, il suo evolversi e modificarsi col passare dei decenni.
Nel libro si srotola il tempo che va dai giochi per strada, ai riti del corteggiamento, dall’osservazione dei lavori di completamento della bonifica a quelli della costruzione delle città nuove fino al passaggio terrificante della seconda guerra mondiale. E poi ancora il matrimonio, i rapporti familiari, il pane, il lavoro nei campi, il dialetto, le vecchie abitazioni. Un capitolo importante è dedicato alle feste religiose, all’epoca molto seguite dai sermonetani, a partire dalla Pasqua e dal Natale. Esso si accompagna alla descrizione delle chiese del paese, che con le loro campane scandivano il tempo rituale e non solo; chiese e statue con il loro valore apotropaico, processioni e festeggiamenti di natura sacra e a tratti profana. E ancora la scuola, la piccola corriera con cui si andava a Latina.
Come si legge nella prefazione al libro a cura della sociologa Michela Milani lo scritto abbraccia “le vicende delle donne e degli uomini di un piccolo borgo, la rete dei rapporti sociali declinati dalla consuetudine, le abitudini radicate nella necessità, i riti, gli usi, i costumi, le tradizioni”.