ED editoriale

Latina. Spazio Eventi Mug presentazione del libro “La vita estranea” di Mario Balsamo

Il regista Mario Balsamo

A cura di Cora Craus –

Sabato, 26 marzo alle ore 18 sarà presentato presso il MUG, via Oberdan, 13/A il libro “La vita Estranea” di Mario Balsamo. Insieme all’autore interverranno: Luigi Giannini, direttore del Mug (Museo Giannini); Vittorio Buongiorno, giornalista di Il Messaggero.

“C’è un elemento – scrive Maio Balsamo – possentemente autobiografico in “La vita estranea: il mio tumore, nel 2009. Forse fino ad allora mi sentivo anch’io immortale. Come Leo. Un po’ come dopo l’irruzione della malattia, ho scritto una specie di resoconto. No, più una lettera a me stesso”.

Con questo romanzo, il regista e documentarista Mario Balsamo completa una personale trilogiadell’elaborazione, un percorso che lo ha portato, a partire dalla sua esperienza di malattia a volere affrontare il tema della rimozione nella nostra società della Grande Mietitrice. E così, oltre a “La vita estranea”, con il film “Noi non siamo come James Bond”, e il documentario in lavorazione “In ultimo”, Balsamo porta la sua testimonianza su malattia e fine vita, su suicidio assistito e hospice. Ma lo fa con estrema leggerezza, così come gli riconosce Paolo Di Paolo: “Un lavoro sincero, impudico, spiazzante. Un modo curioso, giocoso e insieme serissimo di meditare sulla morte”

 Chi è l’autore?

Mario Balsamo è regista documentarista e insegna a diventarlo. Tra i suoi film, i più premiati e noti sono stati: “Noi non siamo come James Bond”, “Mia madre fa l’attrice”, “Sognavo le nuvole colorate”, “Sotto il cielo di Baghdad”, raccontati nel libro “Il cielo rovesciato” (di Sabina Curti e Fabrizio Croce, per i tipi di Bulzoni). Come scrittore e saggista ha firmato il romanzo storico “Que viva marcos! “(manifestolibri) e il manuale per la realizzazione di documentari “L’officina del reale” (Cdg).

Libro: “La vita estranea” (ed. Morellini – pag. 240 – €16,90)

Dalla quarta di copertina: Quali sono i segreti dell’Aldilà? Nessuno meglio di Leo, emulo di Houdini, può conoscerli, perché nell’Aldilà vi è appena finito. Certo, le sue rivelazioni, ironiche e bislacche, sono strettamente personali. Come strettamente personale è la storia del sé in vita, che dell’Aldilà negava l’esistenza, come della morte, del resto.

Famoso e osannato in tutto il mondo, Leo, ad un certo punto della sua carriera, incappa in un incidente di percorso: prima professionale, poi umano.  Da che si credeva immortale, si rende conto di avere ancora poco da vivere. Dopo un primo momento di disperazione, Leo sospende i suoi numeri di escapologia e cerca di ridefinire la sua esistenza, completamente stravolta dalle circostanze.

Per una serie di casualità incontra sulla sua strada Irene, una terapeuta che usa l’ipnosi per curare. Con lei, dotata anche di poteri sciamanici, Leo comincia un viaggio per prendere consapevolezza e dialogare con la propria morte. Riuscirà in questo modo a sgusciarle da sotto le dita? Oppure parlarle gli consentirà di vivere gli ultimi istanti in maniera più autentica?

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista