ED editoriale

Latina. Un fitto calendario di eventi per il Centenario del Milite Ignoto.

A cura di Cora Craus –

Un fitto calendario di eventi nella rassegna organizzata dalle dodici Associazioni Combattentistiche e d’Arma, per il Centenario della traslazione e tumulazione nel sacello all’Altare della Patria, che avrà come punto di riferimento, a Latina, la storica sede denominata Casa del Combattente nelle cui sale sarà allestita una esposizione di cimeli, foto e opere mediante le quali si ripercorre la storia d’Italia nonché la storia del territorio e che culminerà  il 4 Novembre in concomitanza con la Giornata dell’Unità Nazionale e della Festa delle Forze Armate.

“Un ricco programma mediante – dichiarano gli organizzatori – il quale le Associazioni intendono offrire alla Cittadinanza l’occasione per conoscere più direttamente la nostra storia mediante la memoria dei Caduti e la tutela dei monumenti della nostra città e, soprattutto, la formazione di una “coscienza storica” che permetta di apprezzare, valorizzare e proteggere il nostro patrimonio. Sono questi i valori fondanti delle nostre Associazioni che a tal fine intendono fornire alle Istituzioni, amministrative e scolastiche, la propria collaborazione per trasmettere i valori fondanti alle generazioni future e ribadire il legame tra quei territori lungo i quali correva la linea del fronte e la terra bonificata, colonizzata in prevalenza dalle famiglie di ex combattenti giunti dal Veneto, dal Friuli, dal Trentino si lega indissolubilmente con le vicende attuali”

La rassegna comprende conferenze, presentazioni di libri, anche con il coinvolgimento degli Studenti come nel caso dell’evento previsto presso l’Istituto San Benedetto il 27 ottobre, eventi concertistici (l’Orchestra di fiati “Gioacchino Rossini” di Latina – di cui ricorrono quest’anno i 69 anni di attività essendo stata fondata il 25 ottobre 1952 – e il Coro dell’Associazione Nazionale Alpini di Latina)

 “Per consentire di dare all’evento – si legge in una nota degli organizzatori – l’adeguato rilievo e diffondere nella Popolazione la conoscenza di quanto avvenne cent’anni or sono, fin dal gennaio 2020 è stata lanciata la proposta per promuovere il conferimento della cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto” da parte di ciascuna Civica amministrazione.  Nella Provincia di Latina le Amministrazioni che – alla data odierna – hanno conferito la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto sono 19: Sabaudia – Latina – Castelforte – Bassiano – Minturno – Lenola – Ponza – Santi Cosma e Damiano – Sonnino – Maenza – Prossedi – Roccasecca dei Volsci – Aprilia – Cori – Norma – Terracina – Campodimele – San Felice Circeo e Sezze”

Perché e quando nasce il milite ignoto?

Nel 1921 quando, dopo la conclusione del primo conflitto mondiale, nel corso del quale avevano perso la vita circa 650.000 militari italiani, il Parlamento approvò la legge 11 agosto 1921, n.1075, “per la sepoltura in Roma, sull’Altare della Patria, della salma di un soldato ignoto caduto in guerra”. La Commissione appositamente costituita per la individuazione dei resti mortali di quello che sarebbe diventato il “Milite Ignoto”, compì ogni possibile sforzo affinché non fosse possibile individuare la provenienza “territoriale” del Caduto prescelto e neppure il reparto o la stessa forza armata di appartenenza. L’unico requisito assunto come inderogabile fu quello della sua italianità.

 Questo elemento di assoluta indeterminatezza, unito alla casualità della scelta finale della bara, tra undici identiche, effettuata, nella Basilica di Aquileia, da parte di Maria Bergamas, madre di un militare caduto in combattimento, i cui resti non furono mai recuperati, consentì a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto. Ciò avvenne, infatti, sin dal passaggio del treno speciale che lo trasportò da Aquileia a Roma e poi, il 4 novembre 1921, nel momento della sua solenne tumulazione presso il sacello dell’Altare della Patria, al Vittoriano. Durante la fase finale di quello storico viaggio, i decorati di Medaglia d’Oro al valor militare, che già avevano ricevuto il privilegio di svolgere la stessa funzione nel tragitto dalla Basilica alla stazione ferroviaria di Aquileia, eseguirono nuovamente, a Roma, la scorta d’onore al feretro, trasportato su un affusto di cannone, dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri alla base del Vittoriano e quindi ne effettuarono il trasporto, a spalla, sulla scalea, sino alla sua deposizione nel sacello, ove il Caduto (anch’Egli, nel frattempo, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare) viene tuttora custodito ed onorato

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista