Parco del Circeo. Documentata la prima schiusa di uova di tartaruga Caretta Caretta
A cura di Cora Craus –
Un evento molto atteso e accolto con grande stupore ed emozione dai volontari della rete TartaLazio, dal neo Presidente dell’Ente Parco nazionale del Circeo Giuseppe Marzano, dagli operatori dell’Ente Parco e da tutti quei cittadini che in questi giorni hanno seguito l’evento: la prima schiusa documentata di uova di tartaruga “Caretta caretta”, del nido deposto nella spiaggia di Sabaudia in località nota come Bufalara.
La schiusa e il conseguente ripopolamento ambientale è un evento, ormai, raro e di grandissima importanza. La tartaruga comune o tartaruga caretta è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo ma è anche la specie più fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed è ormai al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane
Venticinque, finora, le piccole tartarughe nate che, una volta uscite dal nido, sono state temporaneamente spostate in appositi contenitori riempiti di sabbia umida, un’attività necessaria per permettere ai biologi di TartaLazio di effettuare le misurazioni del caso prima di liberarle in mare.
Quest’ultima operazione è risultata più complicata del previsto a causa della presenza, a distanza ravvicinata e in disapplicazione di un’apposita ordinanza di interdizione, di imbarcazioni adibite alla pesca che hanno fatto temere la presenza di reti che avrebbero ostacolato e messo in pericolo la sopravvivenza delle neonate tartarughe.
Pertanto, con la collaborazione della Capitaneria di Porto di Terracina – che ha messo a disposizione il suo mezzo ormeggiato a Terracina – i responsabili della rete TartaLazio hanno deciso di liberare le piccole tartarughe in mare aperto, dopo avergli comunque fatto percorrere la distanza dal nido al mare, fondamentale per l’imprinting con il luogo di nidificazione.
L’Ente Parco rivolge un doveroso ringraziamento a tutti i volontari, a TartaLazio, alla Capitaneria di Porto di Terracina e al Raggruppamento dei Carabinieri Forestali che in questi giorni hanno presidiato il nido per far sì che tutto si svolgesse in perfetta sicurezza per le neonate tartarughe.