ED editoriale

Roma. Una maglietta per non dimenticare l’emergenza delle donne in Afghanistan”.

A cura di Cora Craus –

“Tutto ciò che viene fatto per il popolo afghano in questo momento così difficile è prezioso. Ringrazio Nove Onlus e Christine Bi per aver scelto una mia immagine per questa iniziativa – dichiara l’artista afghana Rada Akbar – Sono fortunata ad essere in Francia in questo momento e penso ogni giorno a tutte le donne che sono rimaste in Afghanistan”.

La Nove Onlus ha realizzato “Una maglietta per non dimenticare l’emergenza Afghanistan”. Nove in collaborazione con il Fashion brand Christine Bi, ha lanciato la supportive T-shirt a sostegno del programma LIFELINE, i proventi andranno a sostegno di una Unità Sanitaria Mobile con a bordo un medico ed una ginecologa, che, in collaborazione con la Ong afgana AFGA, fornirà assistenza medica e servizi sanitari a 13.000 persone a Kabul.

L’iniziativa è un manifesto di solidarietà nei confronti delle donne afghane, che con il ritorno dei talebani hanno visto svanire i loro diritti, i loro sogni e le loro speranze per il futuro. Un invito a non lasciarle sole, a non permettere che gli sforzi fatti per affrancarsi dalla mentalità integralista cadano nel silenzio e nell’invisibilità e il loro appello sia nuovamente dimenticato. 

“Nove ha raggiunto un accordo con i talebani per attivare dei corsi di alfabetizzazione per donne adulte che non sono mai state a scuola. E sta trattando per riaprire corsi di formazione e educazione superiore”. Sono parole diSusanna Fioretti, presidente di Nove, la quale ha sottolineato come nonostante in questo momento la priorità sia far fronte alle emergenze primarie, fame freddo nonché alle forti riduzione dei servizi medici che stanno mietendo sempre più vittime nel paese. Un obiettivo ineludibile rimangono gli sforzi per sostenere i diritti delle donne. Presenti alla conferenza stampa di lancio oltre ai team dell’Associazione e del fashion brand, l’attrice Greta Ferro, la reporter di guerra Barbara Schiavulli fondatrice di Radio Bullets, e due giovani professioniste afghane evacuate da Kabul con l’aiuto di Nove.

 Riguardo all’ educazione femminile Barbara Schiavulli, di ritorno dall’Afghanistan, ha descritto l’inaccettabile stato di reclusione in cui si trova la condizione femminile e come l’esclusione delle donne dal lavoro graverà sull’economia del paese con una drastica riduzione del PIL.

“Chi ha provato la quarantena e il lockdown può immaginare cosa provano oggi le afghane che vivono in uno stato di quarantena perpetua – aggiunge la docente universitaria Hazara Shugofa –  il nostro covid sono i talebani”.

L’attrice Greta Ferro, scesa di recente in campo a fianco di Nove, ha ribadito l’importanza per chi ha maggiore visibilità di attivare reazioni a catena, rete solidali. “Io ho avuto la possibilità di scegliere, come donna, la mia carriera … il fatto che queste donne non lo possano più fare e che vengano calpestati i diritti basilari non può lasciare indifferente nessuno”.

Per saperne di più sull’iniziativa:

http://tshirtperafg.it/phone/index.html
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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista